La Nuova Sardegna

Cagliari

La protesta

I pensionati restituiscono a Giorgia Meloni i 3 euro di aumento: «No alle elemosine»


	I pensionati davanti alle poste centrali di piazza del Carmine a Cagliari<em>&nbsp;(foto Mario Rosas)</em>
I pensionati davanti alle poste centrali di piazza del Carmine a Cagliari (foto Mario Rosas)

Manifestazione a Cagliari davanti alle poste centrali organizzata da Usb Unione Sindacale di Base

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Cagliari I pensionati restituiscono i 3 euro di aumento annunciato nella prossima legge di bilancio alla presidente del consiglio Giorgia Meloni. Lo fanno coniando una banconota che è stata volantinata oggi 2 dicembre davanti all’ufficio delle poste centrali in piazza del Carmine a Cagliari nella manifestazione organizzata dai pensionati di USB Unione Sindacale di Base Federazione Regionale. «No grazie non vogliamo elemosine» è la frase slogan che riassume il senso della protesta. «Per la gran parte dei pensionati la situazione economica è drammatica – scrivono i pensionati in una nota stampa – se poi parliamo dei pensionati con l’assegno al minimo la situazione è disperata. A proposito della pensione minima, il Governo Meloni in campagna elettorale diceva di volerla portare a 1.000 euro, insieme con lo smantellamento della cosiddetta “Legge Fornero”. Una bugia colossale, di fronte ad una realtà ben diversa, visto che la prossima legge di bilancio destina 3 (tre) euro alla rivalutazione delle pensioni minime, da 614,77 a 617,9, rispetto ad un costo della vita che dal 2021 ad oggi è cresciuto del 16,6%. Una vera è propria offesa e presa in giro alla povertà di salari e pensioni».

«In Sardegna – si sottolinea – la drammatica situazione è ancora più pesante se rapportata al fatto che i costi per curarsi aumentano sempre di più. A causa della Sanità regionale che non funziona e stante le lunghissime liste d’attesa, spesso, si è costretti ad andare dal privato a pagamento. La quasi totalità dei pensionati al minimo se non hanno altre possibilità economiche oltre la pensione sono costretti a rinunciare alle cure». Nella nota è contenuto un invito a bruciare, eventualmente, la banconota di tre euro falsa «falsa come chi fa le promesse elettorali e poi non le mantiene»

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