Laurea telematica per lo sconosciuto capo di Carbosulcis
Alessandro Lorefice, appena nominato da Cappellacci, ha studiato legge all’università Cusano: 84/110 il suo voto
NURAXI FIGUS. “Il trota”, al secolo Renzo Bossi, potrebbe impallidire di fronte ai titoli e agli incarichi di Alessandro Lorefice, 29 anni. Il dottore in giurisprudenza voluto da Ugo Cappellacci alla guida della società Carbosulcis vanta una laurea magistrale conseguita all’Unisu, Università telematica delle scienze umane “Niccolò Cusano” di Roma. È questa una delle novità sul passato del neo amministratore unico che emergono dai documenti dei quali La Nuova Sardegna è entrata in possesso.
Di fronte alla mitragliata di accuse sulla opportunità di mettere in mano a uno sconosciuto le sorti della più importante società pubblica regionale, il governatore ha replicato di aver deciso e deliberato dopo aver valutato i titoli di studio e il curriculum del prescelto. Vediamo a quale curriculum si riferisce. C’è da premettere che negli archivi delle fabbriche, dei cantieri minerari della Sardegna e della penisola non c’è traccia di esperienze riferibili ad Alessandro Lorefice. Insomma, non ha mai respirato polvere di carbone, piombo o zinco. Risulta invece che la longa manus del padre Raffaele, preside dell’Istituto tecnico Enrico Fermi, lo abbia fatto diventare professore nonostante non abbia conseguito alcuna abilitazione.
L’incarico più recente in quell’istituto Lorefice, insegnante di “gestione delle portinerie di alberghi e agenzie”, lo riceve il 4 gennaio 2012: il dirigente scolastico, papà Raffaele, lo indica come uno dei tre collaboratori cui rivolgersi «per ogni necessità», ogni lunedì e mercoledì.
Avendo valutato il suo curriculum, il presidente Cappellacci sa di certo che la laurea magistrale in giurisprudenza il giovane Lorefice l’ha conseguita – votazione 84 su 110 – alla facoltà di un’università telematica, l’Unisu appunto, come da certificato: «È stato iscritto – si legge nel documento – nell’anno accademico 2008/2009, al 4° anno del corso di laurea in giurisprudenza e dopo aver superato l’esame il 15 giugno del 2011» è diventato dottore.
Dalle lezioni di “portineria” al Fermi fino alla scrivania prestigiosa della Carbosulcis il salto è stato breve. Prima della laurea, il giovane Lorefice ha conseguito tre diplomi, tutti di ragioniere, ma con indirizzi diversi. Il primo – anno scolastico ’99-2000 – arriva a 17 anni e 6 mesi, voto: 66 su 100. Stessa valutazione per il secondo (66/100), che porta la data 2006/2007. Mentre al terzo – anno 2009/2010 – ottiene il massimo: 100 centesimi. E il 15 giugno 2011 diventa dottore in Legge.
Ma proprio questo collezionare certificati e attestati gli ha creato qualche problema: Lorefice è stato retrocesso dalla graduatoria dell’insegnamento per aver presentato diplomi di perfezionamento mentre conseguiva la laurea. Diplomi in tecniche didattiche, metodi d’apprendimento e insegnamenti tecnici rilasciati dall’Università del Salento e da quella “per stranieri” Dante Alighieri, di Reggio Calabria.
I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil e di categoria Nino D’Orso(Femca Cisl), Francesco Garau (Filtcem Cgil) e Mario Crò (Uilcem) hanno dichiarato di non essere disponibili ad avere un giovane così inesperto alla guida di una miniera dal progetto faraonico, osteggiato dal ministero dello Sviluppo economico.