La Nuova Sardegna

Sassari, in mostra la "disperata vitalità" di Scassellati

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SASSARI. "Una disperata vitalità" è il titolo della mostra del pittore, scultore e ceramista sassarese Jacopo Scassellati, inaugurata nei giorni scorsi, in Piazza Tola 27, la casa di Stefano Resmini e Giovanni Fancello, che periodicamente, con la rassegna "Cortesie per gli ospiti", apre le porte al pubblico e diventa un luogo d'arte e cultura. Un vero artista ha la capacità di rinnovarsi, mettersi in gioco, lasciare percorsi battuti e sicuri, per affrontarne nuovi e incerti. Un artista con la "A" maiuscola ha la forza per vivere l'incertezza del giudizio e trovare nuovi stimoli per cambiare continuamente. Jacopo Scassellati riesce in questa impresa, mantenendo il suo stile e la sua cifra, ma portando al pubblico opere inedite straordinarie e vibranti, tele squarciate e bruciate, frammenti di ceramiche, incisioni in cui il suo volto emerge dal buio. Il pezzo forte della mostra, che è visitabile su appuntamento per tutto il mese di giugno, è ciò che resta di una grande tela, che rappresentava una battaglia. Scassellati l'ha tagliata, strappata, spezzata, bruciata. Da un'opera unica, sono nati tanti frammenti, ciascuno dei quali ha preso vita ed è diventato opera a sé. Molti dei lavori esposti sono rimasti chiusi in un cassetto per tre anni: grazie anche alla sensibilità di Stefano Resmini (che ha curato la mostra) oggi hanno ritrovato finalmente la luce.
(a cura di Federico Spano)

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