Dopo 25 anni di carcere, Matteo Boe torna nella sua Lula
LULA. Matteo Boe è arrivato a Lula a bordo di una Ibiza blu seduto nel sedile del passeggero, alla guida il nipote Gian Nicola, figlio del fratello Giampiero, seduto invece nel sedile posteriore. Camicia bianca a righe, pantaloni in velluto neri, sacca nera con la tracolla rossa, verosimilmente ricamata da lui, barba bianca tagliata rispetto a ieri, quando è uscito dal carcere di Opera. L'ex bandito è stato accolto in casa dalla sorella e dalla cognata, dagli altri figli di Giampiero e dai vicini di casa. Commozione e un grande applauso è partito appena ha varcato il portone di casa. È sceso dall'auto in religioso silenzio, rispondendo solo con un «grazie» all'augurio di bentornato. Boe era arrivato all'aeroporto di Olbia alle 17, con un'ora è mezza d'anticipo sull'orario previsto. Prima dell'arrivo a casa, è passato nella caserma dei carabinieri per sbrigare pratiche burocratiche (le foto di Olbia sono di Gavino Sanna, quelle di Lula di Massimo Locci)
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