La Nuova Sardegna

CONTENUTO SPONSORIZZATO

Lo sviluppo sostenibile passa per la mobilità elettrica, anche in Sardegna

Lo sviluppo sostenibile passa per la mobilità elettrica, anche in Sardegna

3 MINUTI DI LETTURA





Il 10% dei veicoli più inquinanti in circolazione nelle nostre città è responsabile di oltre la metà delle emissioni di CO2 imputabili ai trasporti. È uno dei numeri che si ricava dalla lettura di “Gross polluters and vehicles emissions reduction”, studio realizzato dal Cnr e pubblicato su Nature Sustainability, che indica come la transizione verso la mobilità elettrica e l’adozione massiva dell’home working siano passaggi fondamentali per completare la transizione ecologica. Per fortuna la soluzione è in evoluzione: da una parte la pandemia ha mostrato come buona parte dell’attività lavorativa possa essere svolta anche stando da casa, senza cali in termini di efficienza; dall’altra sempre più cittadini si mostrano sempre sensibili alle tematiche ambientali e tendono a fare scelte conseguenti. Secondo l’ultimo rapporto annuale di BloombergNef, ad oggi sulle strade di tutto il mondo si contano globalmente quasi 20 milioni di veicoli passeggeri elettrici. Le vendite di questi modelli si sono attestate a quota 6,6 milioni nel 2021 e arriveranno a 20,6 milioni nel 2025.

La mobilità elettrica è il presente e il futuro, rappresenta il nuovo modo di muoversi, con semplicità e in maniera sostenibile, per cittadini, istituzioni e soprattutto imprese, con notevoli benefici per l’ambiente e le nostre stesse vite. È in questa cornice che si inquadra l’iniziativa di Enel X Way Italia - la business line del gruppo Enel dedicata alla diffusione della mobilità elettrica - e Confartigianato Sardegna, che punta a garantire una soluzione “chiavi in mano” per piccoli e medi imprenditori sardi.

Con l’offerta “Recharge Partner” le aziende sarde avranno a disposizione un’infrastruttura di ricarica ad uso pubblico (IdR), la JuicePump 75kW Trio (con tre prese differenti), nelle proprie aree di parcheggio. Aderendo all’iniziativa, le Pmi potranno accedere – grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Sardegna – ad un finanziamento che coprirà fino al 75% dei costi sostenuti per l’acquisto dell’Idr veloce, fino ad un massimo di 30mila euro per ogni impresa. Per accedere al bando è necessario che le infrastrutture installate siano accessibili al pubblico h24 ed essere localizzate lungo le principali reti viarie di collegamento della Regione, come nelle principali zone industriali.

Con “Recharge Partner” le PMI sarde avranno un aiuto in più: infatti mentre Enel X Way Italia gestirà la progettazione, installazione, gestione e manutenzione per 8 anni dell’infrastruttura, Confartigianato Sardegna si occuperà della parte burocratica e amministrativa. La soluzione proposta è “chiavi in mano” e conveniente anche perché è garantita una revenue share fissa: l’impresa che decide di aderire riceverà il 70% per i ricavi provenienti dai servizi di ricarica venduti sulle IdR.

Il bando è già attivo: le richieste potranno essere inviate fino alle ore 14 del 30 settembre 2022. La presentazione della domanda deve avvenire prima della finalizzazione dell’intervento. Per approfondimenti è possibile consultare la pagina: http://www.regione.sardegna.it/j/v/28?s=1&v=9&c=88&c1=1241&id=99721  oppure scrivere un’email a progettopmisardegna@enel.com o chiamare il numero 3420971643.

Primo piano
La storia 

Il racconto di una commessa: «Pagata solo 3,50 euro l’ora per lavorare nei festivi»

Video

Rissa furibonda fuori da un locale a Sassari, le impressionanti immagini della notte di follia

Le nostre iniziative