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Nuoro

Cardiologia all’avanguardia, nuova tecnica al “San Francesco” contro il rischio di ictus

Cardiologia all’avanguardia, nuova tecnica al “San Francesco” contro il rischio di ictus

L’ospedale San Francesco all’avanguardia contro il rischio di ictus. L’Unità operativa di cardiologia, diretta da Gavino Casu (nella foto), ha infatti iniziato a effettuare l’occlusione...

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L’ospedale San Francesco all’avanguardia contro il rischio di ictus. L’Unità operativa di cardiologia, diretta da Gavino Casu (nella foto), ha infatti iniziato a effettuare l’occlusione percutanea dell’auricola sinistra, una tecnica molto complessa ma particolarmente efficace per eliminare o ridurre significativamente il rischio di ictus. Un’opportunità terapeutica praticata in Italia solo da pochi centri altamente qualificati. Chi soffre di fibrillazione atriale e non può assumere farmaci anticoagulanti può trovare ora, a Nuoro, una valida arma contro il pericolo di embolie cerebrali e, quindi, ictus ischemici. La prima procedura di impianto, «perfettamente riuscita», sottolineano dalla Cardiologia, è stata eseguita nei giorni scorsi dall’equipe di specialisti – formata da Gavino Casu, Giovanni Motta, Francesca Amadori, Graziana Viola e Elia Carai – nella nuova sala di elettrofisiologia dell’ospedale.

«Nei pazienti con fibrillazione atriale, in presenza di alcuni fattori di rischio, quali ipertensione arteriosa, diabete, insufficienza cardiaca, o età – spiega il direttore dell’Unità operativa di cardiologia Gavino Casu –, si possono formare all'interno del cuore dei coaguli di sangue che, in caso di fuoriuscita, possono provocare embolie a distanza, come l’ictus cerebrale. Per evitare che ciò accada, si ricorre alla somministrazione di anticoagulanti orali, che ostacolano, appunto, la creazione di coaguli del cuore e, dunque, prevengono le embolie. Chi ha già avuto emorragie importanti o può andarvi incontro, però, non può assumerli, in quanto il principale effetto collaterale di questi farmaci è proprio quello di favorire le emorragie. L'alternativa, allora, è ricorrere alla chiusura dell’auricola sinistra, ovvero la parte del cuore situata nell’atrio sinistro, dove si forma il 90% dei coaguli fonte di successive embolie». La procedura si esegue in anestesia generale ed è molto complessa e delicata. Con la puntura di una vena dell’ inguine, si introduce nell’ atrio destro una piccola struttura in metallo ricoperta di materiale plastico. Quindi, praticando un piccolo foro a livello del setto interatriale, il dispositivo viene prima trasferito nell’atrio sinistro e poi nell’auricola sinistra, dove viene rilasciato.

La specializzazione in questa complessa tecnica accresce ulteriormente il campo di attività dell’Unità operativa di Cardiologia dell’Asl di Nuoro.

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