La Nuova Sardegna

Nuoro

Guerra delle bollette, restituiti al Comune 250 moduli Tari

di Francesco Pirisi
Guerra delle bollette, restituiti al Comune 250 moduli Tari

Nuoro, sit-in controllato a vista da carabinieri e polizia. Manca, Adiconsum: «No alla violenza, ma neanche i passi indietro»

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NUORO. Nella stanza a fianco all’ufficio il sindaco Alessandro Bianchi e l’assessore delle Finanze, Tore Daga controllano una parte dei 250 bollettini di pagamento della tassa sui rifiuti (Tari). Sono stati appena restituiti dai cittadini al termine dell’ennesima manifestazione, ieri mattina davanti al municipio. Sit-in controllato a vista da carabinieri e polizia. Bianchi è chiaro: «Saranno esaminate tutte le cartelle, non solo queste riportate qui. Nel caso di errori si farà luogo alla correzione». Sulla scadenza delle prime due rate, il 31 ottobre, nessuna deroga, come chiesto dalle organizzazioni dei consumatori: «Il termine dovrà essere rispettato», ricorda il primo cittadino. Il clima è certo diverso rispetto a cinque giorni prima, quando in municipio è successo il finimondo con la segretaria di Bianchi, prima, e lo stesso sindaco poco dopo sono finiti kappaò, nell’ira per un tassa ritenuta fuori misura, che ha esasperato anche i miti e allentato i freni inibitori a focosi e tumultuosi. Ieri il presidente provinciale di Adiconsum, Bobore Manca, è partito proprio da quel punto: «Siamo solidali col primo cittadino e la sua segretaria per gli scontri avvenuti nella precedente manifestazione. Da parte nostra c’è la ferma condanna di ogni atto di violenza».

Sul punto delle rivendicazione non c’è tuttavia un solo passo indietro. Proprio le associazioni dei consumatori hanno passato la soglia giurisdizionale, con un ricorso al Tar contro i costi della tassa rifiuti. Ieri ancora la spiegazione dei vizi di fondo delle cartelle di pagamento, enumerati da Manca, dell’associazione della Cisl, che ha parlato anche a nome degli omologhi di Cgil e Cisl. In una prima categoria viene inserita la mancata corrispondenza nelle bollette tra tassa e costo effettivo da calcolare sulla base dei metri quadri della casa e del numero dei membri del nucleo familiare. Altra questione è l’assenza di agevolazioni e premialità per la “differenziata”. I conti del presidente dell’Adiconsum: «Avrebbero dovuto ammontare a 430mila euro complessivi, invece ce ne vengono riconosciuti 365mila».

Altre incongruenze Manca va a cercarle nell’appalto con Nuoro-Ambiente, partito con 5milioni e 700mila euro nel 2008, e poi lievitati: «Sono stati riconosciuti a questa società 330mila euro di compensi in più che nel contratto erano invece da considerare parte di quella percentuale di rischio in capo all’imprenditore (l’alea, ndc). Così come 500mila euro in più per lo spazzamento». Il modo di gestire la questione della raccolta differenziata è tra i punti dell’accusa. A Nuoro, secondo i conti delle associazioni dei consumatori, dal 2008 il carico di spazzatura conferita si è ridotto da 19mila tonnellate a 14mila, mentre la differenziata è passata dal 27 al 62 per cento. «Io ho seguito le regole perché è un dovere civico, ma anche spinta dalla possibilità di tagliare i costi. Ora invece mi ritrovo a pagare per due persone oltre 260 euro in più rispetto al 2013», dice Carmela Capelli. Il concittadino Piero Delogu, titolare del ristorante sull’Ortobene: «Mi ritrovo quest’anno una bolletta da 9mila euro. Mi sembra si sia fuori dai limiti».

La metà va saldata entro ottobre. La paura è di uno stillicidio, perché pende ancora sulle tasche dei contribuenti il saldo della Tares (oggi Tari), oltre alla Tasi, che il governo ha fissato per fare pagare i servizi urbanistici: «Il fatto è che di questi benefici non si vede granché a Nuoro, pensando allo stato di certe strade e alla scarsa illuminazione», denuncia Francesca Maricosu.

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