La Nuova Sardegna

Nuoro

Al via la selezione per la terza annualità del Deca-Master

di Francesco Pirisi
Al via la selezione per la terza annualità del Deca-Master

Una specializzazione per laureati in materie umanistiche Venti i posti disponibili, le domande scadono il 14 ottobre

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NUORO. Il Consorzio per gli studi universitari programma la terza annualità del Deca-Master, la scuola dove si preparano i professionisti per lavorare nel campo del diritto e dell’economia per la cultura e l’arte. Una specializzazione rivolta a laureati nelle materie umanistiche: da Lettere e Filosofia, per andare a Giurisprudenza e Scienze Politiche. Il corso dura un anno e ha come sede Nuoro. I posti disponibili sono 20 e vi si accede attraverso una selezione. Le domande di partecipazione vanno fatte entro il 14 ottobre. La scuola è l’unica in Italia. La titolarità didattica è delle università di Cagliari e Sassari, che l’hanno affidata per la gestione diretta al consorzio nuorese. Si avvale del sostegno economico della fondazione Banco di Sardegna. Partita nel 2011 è diretta da Domenico D’Orsogna, docente di Diritto amministrativo nella facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo turritano. Dall’autunno si riparte sempre con lo schema delle lezioni frontali in aula, da una parte, gli stage da svolgere tra istituti universitari, enti pubblici e aziende private, dall’altra.

Durante l’anno gli allievi parteciperanno anche alle attività del Decalab (il laboratorio) dove, tra le altre cose, metteranno in pratica le conoscenze via via acquisite e prepareranno la propria idea d’impresa o di istituzione pubblica che coniughino appunto il diritto e l’economia con lo sviluppo e la promozione delle attività culturali. Un campo dove nei primi due anni di vita del corso si sono cimentati e qualificati 60 allievi. Nell’estate del 2012 i primi 18 diplomati. Giovani che hanno scelto di perfezionare la preparazione teorica con stage di tre mesi trascorsi nei musei (ad iniziare dal Man) e biblioteche di Nuoro, oltre che nel museo Nivola di Orani e nel comune di Dorgali. L’ambito della formazione pratica si è poi allargato, con l’inclusione di presidi culturali di livello nazionale (il Mart, museo di arte moderna di Trento e Rovereto), insieme al Ministerio De Educación, Cultura y Deporte (Spagna) e alle sedi accademiche, sempre iberiche, dell’Universidad Carlos III e dell’Universidad Nacional De Educación a Distancia, a Madrid. Coinvolti anche i presidi culturali sardi del consorzio “Sa Corona Arrubia”, nella Marmilla, e ancora della biblioteca “Satta” di Nuoro. Tra i risultati di studio in aula e attività di laboratorio la realizzazione dei progetti, alcuni andati a studiare proprio le possibili soluzioni per la creazione dei distretti culturali, ai quali le ultime norme affidano la gestione delle attività di biblioteche e musei nei territori. Conoscenze e primi progetti, che hanno trovato alcuni impegni sul campo. È il caso della mostra estiva a Posada, su gioielli e amuleti della tradizione, allestita dal bittese Tino Basile, che è stato uno degli allievi del Decamaster. Ma è solo un esempio. Altri impieghi scaturiranno anche per via dell’attività dell’Osservatorio (nato dopo il primo anno di corso) e chiamato a illuminare sui possibili ambiti e progetti dove l’arte e la cultura possono svilupparsi per dare opportunità di crescita alle comunità.

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