La Nuova Sardegna

Nuoro

Agguato a Silanus: l’ex infermiere ora è fuori pericolo

di Tore Cossu
Agguato a Silanus: l’ex infermiere ora è fuori pericolo

Tra qualche giorno l’intervento per estrarre i pallini Oggi l’incontro tra il sindaco Morittu e il prefetto Meloni

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SILANUS. Migliorano di ora in ora le condizioni di Peppino Mozzo, l'ex infermiere rimasto ferito nell'agguato tesogli sabato mattina sulla strada rurale di Contonale, all'ingresso del suo podere. L'uomo è ormai da considerare fuori pericolo. Continua comunque a rimanere sotto la stretta sorveglianza dei medici del reparto di rianimazione del San Francesco di Nuoro, che attendono il momento giusto per l’estrazione dei pallini di piombo che si trovano conficcati tra la spalla e il polmone, nel fianco sinistro. La rosata di pallini esplosa dal killer che si trovava appostato dietro un muretto a secco ha centrato in pieno il pensionato. Sedici pallini si trovano ancora all'interno del corpo. Neanche uno, però, avrebbe leso organi vitali. Intanto già ieri Peppino Mozzo ha iniziato a scambiare qualche parola con i parenti, gli unici finora che hanno potuto accedere nella stanza dove si trova ricoverato.

«Mio babbo sta bene, il peggio è passato», ha detto ieri il figlio Michele, che si trovava con lui nel momento dell'agguato. Una buona notizia per i familiari e per la comunità di Silanus, dove i Mozzo sono ben voluti e stimati. Non appena le condizioni di salute lo consentiranno il ferito verrà ascoltato dagli inquirenti, che sono alla ricerca di qualche indizio utile per risolvere il caso. Dal fronte investigativo, dove c'è massima collaborazione tra i carabinieri della stazione di Silanus, compagnia di Macomer e il reparto operativo di Nuoro, non trapela nulla di nuovo. Gli inquirenti in questi giorni hanno raccolto una serie di elementi e sentito testimonianze che potrebbero rivelarsi utili per fare luce su questo inspiegabile, almeno per ora, fatto di sangue. Tra le loro mani ci sarebbe una bora di cartuccia calibro 12 che i militari hanno rinvenuto a Contonale, nel punto in cui il killer era appostato. Intanto il paese reagisce all'ondata di violenza. Ieri sera l'argomento violenza è stato affrontato nel corso di una riunione di consiglio comunale. Il sindaco Luigi Morittu, di concerto con i capigruppo consiliari, ha chiamato a raccolta le forze politiche e sociali per condannare con fermezza gli episodi di violenza che negli ultimi tempi hanno interessato il centro del Marghine. Tutti gli interventi hanno espresso condanna su quanto accaduto e manifestato ampia solidarietà nei confronti delle vittime. Oggi il sindaco incontrerà a Nuoro il prefetto Giovanni Meloni, al quale illustrerà la situazione e solleciterà l'adozione di misure efficaci per frenare l'escalation di reati.

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