La Nuova Sardegna

ORGOSOLO. L’acqua continua ad essere non potabile e per il sindaco «la misura è davvero colma». Dopo che le analisi condotte dall’apposito servizio della Asl di Nuoro hanno accertato, nei giorni scorsi, la presenza di una carica batteriologica fuori norma, esaminando alcuni campioni della risorsa idrica, dopo che buona parte del paese è stato lasciato continuamente a secco, date le continue e imprevedibili interruzioni nell’approvvigionamento, il primo cittadino di Orgosolo si dice particolarmente stanco e contrariato, pronto ad intraprendere anche soluzioni ferme e decise per tentare di districare la ingarbugliata situazione. A nulla sono servite le continue sollecitazioni indirizzate ad Abbanoa e lo scambio di missive, dal quale si evinceva, ad esempio, che il problema della interruzione relativo alla immissione della risorsa idrica nelle condotte, si sarebbe risolto in poche settimane. In buona sostanza, si trattava di installare un dispositivo, un’operazione semplice, insomma, di poco conto, che avrebbe dovuto mettere fine agli insopportabili disagi.

Eppure, nulla ancora è stato fatto e la popolazione, oltre a fare i conti con i protratti disservizi, che diventano ancora più insopportabili d’estate, paga il caro prezzo dell’acqua sporca, corrisposta a peso d’oro, come se fosse buona. «Chiediamo chiarezza una volta per tutte – esorta il sindaco Dionigi Deledda – ci appare davvero strano che da Olai giungano questi liquidi maleodoranti, considerato che non ci sono scarichi industriali, paesi a monte o aziende agricole tipo vaccherie o porcilaie. Si tratta di un enigma, al quale vorremmo che Abbanoa rispondesse, spiegandoci dettagliatamente le ragioni, perché l’attuale frangente ci appare davvero incomprensibile. Non possiamo continuare a tollerare una simile superficialità nella gestione e siamo determinati nel portare avanti una battaglia comune con le altre amministrazioni». (ma.s.)