La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Isre va a Porto Cervo a caccia di nuove vetrine

Successo di pubblico alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa Spettacolare esibizione del Coro di Nuoro diretto dal maestro Giampaolo Mele

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NUORO. Ancora successo e grandi apprezzamenti per il nuovo spazio ex Isola a Porto Cervo diventato un’area espositiva con punto vendita grazie alla brillante intuizione dell’Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro. In pochi giorni il suggestivo locale situato in uno dei punti cruciali dello shopping smeraldino ha fatto il giro del mondo. Visitato dai clienti internazionali a cinque stelle e dalle più importanti personalità del panorama politico, imprenditoriale e culturale italiano, dall’8 agosto sta registrando un interesse sempre crescente e c’è da scommettere che nel giro di poche estati potrebbe raddoppiare o triplicare il suo valore.

Anche gli autori del libro “La signora dei segreti”, Candida Morvillo e Bruno Vespa, ospiti di una affollatissima presentazione con il premio Oscar Dante Ferretti e Flavio Briatore, organizzata dal Consorzio Costa Smeralda nella piazzetta Centrale, hanno voluto visitare lo spazio dell’Isre accompagnati dai suggestivi canti del Coro di Nuoro diretto da Giampaolo Mele, il decano dei maestri di coro della Sardegna e oggi consigliere di amministrazione dello stesso Isre.

Una presenza importante quella di Vespa, accompagnato dal presidente del Consorzio Costa Smeralda Renzo Persico, appena rieletto con la quasi totale unanimità dei votanti e al timone del condominio extra lusso più prestigioso al mondo da oltre due lustri. Accolto nel suggestivo spazio espositivo dal presidente dell’Etnografico Bruno Murgia e dalla direttrice Cristiana Collu, la presenza di Vespa è stata un’occasione anche per commentare le recenti nomine dei direttori dei più importanti musei italiani varate recentemente dal ministro Franceschini che premiano il talento e le capacità di una personalità sarda di grande prestigio nel campo dei beni culturali come Cristiana Collu.

Vespa ha potuto ammirare personalmente lo straordinario lavoro realizzato nei mesi scorsi e le preziosissime opere esposte e acquistabili da un pubblico molto ampio, dal turista di passaggio, al residente in una delle unità immobiliari del Consorzio fino ai ricchissimi ospiti degli alberghi extra lusso della Starwood. Lo staff di operatori dell’Isre presenti nel centro, con Giampaolo Secci, Mariano Casadio e Carla Floris, pronti a soddisfare con professionalità e gentilezza tutte le curiosità e le richieste dei visitatori, garantiscono il servizio di apertura dalla mattina fino alle 23 ed oltre. La Regione pensa di vendere il locale che ha un valore commerciale di circa 4 milioni di euro.Offerte ancora nessuna.

Molti osservatori pensano però che nel giro di pochi anni una medesima asta, dopo alcune stagioni e con una campagna promozionale mirata, potrebbe fruttare molto di più. Una mini Expò permanente nel cuore di Porto Cervo che negli anni punta a diffondere e a far conoscere in tutto il mondo l’artigianato sardo ed in generale le straordinarie opere artistiche e gastronomiche delle più importanti realtà produttive dell’isola. Una vetrina di inestimabile valore culturale, turistico, promozionale e strategico che non può avere riscontri nelle fredde cifre degli uffici del Servizio demanio di Tempio, che possono valutare parametri strettamente catastali. All’Isre ci credono, soprattutto sembrano crederci i turisti che affollano ogni giorno un luogo tornato a vivere dopo anni di abbandono.

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