Bambina scomparsa e ritrovata I genitori: «Ringraziamo tutti»
Macomer, dopo i momenti di terribile angoscia vissuti giovedì sera la famiglia ha ritrovato la serenità Il sindaco Antonio Succu: «La città ha dato un esempio di grande capacità di mobilitazione»
MACOMER. Ieri non è andata a scuola la bambina di Macomer che giovedì pomeriggio, dopo un piccolo screzio con un’amica, si è allontanata facendo perdere le tracce. La piccola, che oggi compirà dieci anni e festeggerà con la sua classe, una quinta della scuola elementare di via Roma, è stata ritrovata dopo oltre due ore di ricerche alle quali hanno partecipato vigili del fuoco, polizia, carabinieri, barracelli, protezione civile e tantissimi volontari, due ore interminabili che per i genitori sono trascorse nell’angoscia. Fortunatamente è andato tutto bene e la bambina è stata ritrovata sana e salva a valle dell’abitato di Macomer, molto lontano dal punto in cui si era allontanata e dalla Ss 129 dove tanti macomeresi hanno atteso la notizia. La mamma racconta come sono andate le cose e come hanno trascorso la notte dopo quegli attimi terribili, ma prima ci tiene a ringraziare tutti.
«Un grazie sincero a tutti, perché tutti ci sono stati veramente vicini – dice – grazie ai vigili del fuoco, agli agenti di polizia, ai carabinieri, alla protezione civile, ai barracelli, al 118 e ai tantissimi volontari che si sono prodigati nelle ricerche rese difficili dal buio. Senza di loro forse non saremmo riusciti a trovare subito nostra figlia. Un grazie sincero al sindaco Succu e agli amministratori che hanno partecipato alle ricerche organizzando un gruppo che con loro ha battuto alcune strade di campagna e grazie a tutta al città di Macomer che ci è stata veramente vicina assieme a tanta altra gente che ci ha espresso solidarietà e vicinanza anche attraverso i social network». La famiglia ha trascorso la notte in bianco. Tanta gente fino a tardi ha voluto salutare la bambina, che per cena è andata sul leggero: pizza con patatine. Poi c’era da smaltire l’adrenalina di un pomeriggio di stress. La piccola ha raccontato di essersi allontanata perché desiderava esplorare quella zona che non conosceva. Ha percorso la strada che da piazza Santa Croce porta a Funtana Cannone, ha poi attraversato la ss 129 e si è diretta verso il sentiero che costeggia il rio S’Adde. Aveva caldo e ha perciò lasciato il giubbotto sul un muretto, dove è stato ritrovato piegato, fatto che ha un po tranquillizzato i familiari in quanto faceva escludere un rapimento. La bambina ha raccontato di aver camminato a lungo e di essersi poi smarrita. «Ho visto anche un toro e ho raccolto un bastone per difendermi», ha raccontato ai genitori. Poi ha camminato lungo il letto di un ruscello ed è caduta in una pozzanghera inzuppandosi. Non riusciva a trovare la strada del rientro quando, poco distante dall’inceneritore, è stata notata - spaventata ma in buone condizioni - da un vigile del fuoco di Nuoro, Vittorio Scanu, che l’ha chiamata per nome e ha risposto. La notizia che una bambina era scomparsa si è diffusa in un attimo suscitando grande emozione e ha tenuto col fiato sospeso l’intero paese. In tanti si sono messi a disposizione per collaborare alle ricerche. «Felicissimi per il lieto fine e sollevati dall’ansia – ha commentato il sindaco, Antonio Succu –. La città ha dato un esempio di grande capacità di mobilitazione e di ottimo coordinamento delle forze dell’ordine. Grazie a tutti e un abbraccio alla piccola e ai suoi genitori».