Primo novembre, il ritorno del rito “S’immorti immorti”
BOLOTANA. Riscoprire la tradizione tutta sarda di “S’ immorti immorti” e dire “no grazie” all’importata festa di Halloween, forse più macabra e accattivante per i giovani, me senz’altro lontana...
BOLOTANA. Riscoprire la tradizione tutta sarda di “S’ immorti immorti” e dire “no grazie” all’importata festa di Halloween, forse più macabra e accattivante per i giovani, me senz’altro lontana dalle più genuine e antiche tradizioni che accompagnano in Sardegna e, quindi, anche a Bolotana, la festa di Ognissanti. A fare conoscere ai più giovani le suggestioni e i riti de “S’imorti immorti” ci prova la Pro loco di Bolotana che, sotto la direzione del socio Mariano Corda, organizza una due giorni all’insegna della tradizione riservata ai bambini tra i 4 e i 14 anni. Si comincia domani, venerdì 30 ottobre, con “Il laboratorio delle zucche” che sarà allestito nel portico comunale a partire dalle 16.30. Con le zucche mature verrà confezionata la cosiddetta “conca ‘e mortu” (testa di morto) che sarà portata di casa in casa la sera di Ognissanti per la raccolta dei doni. Il primo novembre, alle 16.30, è previsto il ritrovo dei gruppi che parteciperanno alla manifestazione lungo le vie del paese. Il rientro è previsto alle 19.30 per la premiazione. Rigido il regolamento: abbigliamento sobrio e omogeneo e no all’uso delle buste e zaini per la raccolta dei doni. Si potranno usare solo bertulas (bisacce) e pischeddas (cestini). E niente “dolcetto o scherzetto”. Solo immorti immorti.