Siniscola, opposizione all’attacco sull’Ostello e lavori in via Galilei
SINISCOLA. Il bando dell’amministrazione comunale per sistemare via Galilei segue le tante denunce dell’opposizione contro il degrado. «A parlare sono i fatti – dice Antonio Satta di Zente Nova – L’ul...
2 MINUTI DI LETTURA
SINISCOLA. Il bando dell’amministrazione comunale per sistemare via Galilei segue le tante denunce dell’opposizione contro il degrado. «A parlare sono i fatti – dice Antonio Satta di Zente Nova – L’ultima interrogazione in cui si richiamava lo stato di via Galilei, risale infatti ad appena un mese fa».
«Dopo tante battaglie da parte nostra – continua il consigliere dell’opposizione – finalmente, anche gli abitanti di questa possono sperare che quel diritto possa essere soddisfatto, ed è surreale che una strada del centro sia ancora in quelle condizioni dopo che i residenti, hanno pagato Bucalossi e imposte varie. Vigileremo comunque – prosegue Satta – affinché il bando non sia una semplice promessa fatta alle porte della nuova campagna elettorale. Lavoreremo inoltre per vedere quello stesso diritto riconosciuto ed esteso anche ad altre zone del territorio».
Nel dettaglio, si parla di urbanizzare Sa Petra Ruia, costruire e asfaltare la nuova strada verso la chiesa di San Simplicio, Lupareddu e Su Calàvriche mentre a San Narciso i residenti sono costretti a fare gimkana per arrivare alle loro case. L’opposizione rivendica anche il merito di essere riusciti a conservare al patrimonio pubblico l’ostello della gioventù.
«La giunta Celentano, aveva previsto la possibilità di vendere il terreno comunale comprese le volumetrie per la ridicola cifra di 60 mila euro (6 euro al mq). Su nostra proposta e del consigliere Nino Fronteddu – continua Satta – si è riusciti a far stralciare la struttura e il terreno dell’ex Ostello dal piano comunale delle alienazioni. Abbiamo fatto in modo che quel bene rimanga comunale esigendo lo stralcio dal piano delle alienazioni».
«Un successo importante – conclude l’esponente di Zente Nova – poichè, oltre al terreno (più di un ettaro) e alla struttura dell’ex Ostello, restano a disposizione anche altri 1.100 metri cubi di volumetrie utili da sfruttare per interesse pubblico». (s.s.)
