Allarmi bomba a scuola, fermati tre studenti
Polizia e carabinieri hanno denunciato due minori e un maggiorenne Erano intenti ad effettuare l’ennesima telefonata minatoria da una cabina
NUORO. Sarebbero i responsabili dei falsi allarmi bomba degli ultimi giorni in città. Tre studenti dell’Istituto aeronautico, due di 16 e uno di 18 anni, sono stati fermati ieri mattina dagli agenti della squadra mobile, dai colleghi della Digos e dai carabinieri della Compagnia del comando provinciale, mentre effettuavano l’ennesima chiamata da una cabina pubblica, per annunciare la presenza di una bomba. Nell’ultimo mese, infatti, sono state ben quattro le telefonate arrivate ai centralini del 112 e 113 che annunciavano la presenza di ordigni all'interno di istituti scolastici di Nuoro e, per almeno due volte, le forze dell’ordine hanno proceduto allo sgombero dei caseggiati.
Poi le indagini e la sorveglianza delle cabine telefoniche ancora in uso città.
Ieri i tre giovanotti: di Olzai, Burgos e Oliena, hanno deciso di comporre il numero dalla cabina di viale Sardegna, ma sono stati subito fermati dagli investigatori che hanno denunciato i due minorenni per procurato allarme all’autorità giudiziaria e identificato il maggiorenne. Gli inquirenti dovranno ora stabilire, attraverso la visione degli impianti di videosorveglianza dislocati nei pressi delle cabine telefoniche, se ad effettuare le varie chiamate nell’ultimo periodo siano stati sempre loro o anche altre persone.
«Siamo intervenuti per mettere fine a questi scherzi di pessimo gusto per l’allarme che hanno provocato, impegnando, con i carabinieri, un elevato numero di uomini – ha detto il vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro – Questa attività, dimostra che la Polizia pone attenzione ai gravi reati così come ai fatti di apparente minor rilievo. Per noi è importante dare serenità e garantire sicurezza ai cittadini. I minori saranno segnalati alla Procura per il reato di procurato allarme. Vorrei poi dire ai ragazzi – ha concluso il dirigente della Questura – che scherzi di questo tipo impegnano molto le forze dell’ordine, che vengono distolte anche dai servizi di soccorso pubblico che, magari contrariamente a quanto si può pensare, sono molto numerosi, tutti i giorni, in città a favore di persone che accusano malori o hanno bisogno di aiuto».
L'ultimo allarme risale a una settimana fa. La mattina del 25 gennaio gli studenti degli Itc di via Toscana e Biscollai erano rimasti per qualche ora fuori perché con una telefonata al 113, veniva segnalata la presenza di un ordigno nelle due scuole. L’ennesima burla che questa volta però è costata cara ai tre giovani che ieri mattina, negli uffici della Questura si sono beccati anche la sfuriata dei genitori.