Saiu: «Sulle scuole l’amministrazione non fa bella figura»
NUORO. Continua la polemica sui mancati finanziamenti previsti dalla legge sulla “Buona Scuola” per gli istituti scolastici cittadini. «Sulle scuole la nuova amministrazione fa un’altra brutta figura...
NUORO. Continua la polemica sui mancati finanziamenti previsti dalla legge sulla “Buona Scuola” per gli istituti scolastici cittadini. «Sulle scuole la nuova amministrazione fa un’altra brutta figura – dice il consigliere di minoranza Pierluigi Saiu – Dopo aver perso i finanziamenti messi a disposizione dalla legge sulla “Buona Scuola” l’assessore ai lavori pubblici Antonio Belloi spiega come in due anni, nonostante i soldi persi, tutte le scuola saranno messe a norma. Lo fa, però, spacciando come un successo della nuova amministrazione quello che è invece il programma di lavoro approvato dalla amministrazione precedente».
«La Regione Sardegna – spiega Saiu – attraverso il progetto “Iscol@”, aveva approvato lo scorso anno il piano triennale di edilizia scolastica. Nel provvedimento venivano infatti indicati tutti gli interventi che dovranno essere realizzati nelle scuole sarde, comprese quelle nuoresi, nel triennio 2015-2017. È stata la vecchia amministrazione ad aderire al progetto Iscol@. La nuova giunta non ha alcun merito. Eppure dalle parole dell’assessore , che ha precisato come in questi sei mesi non sia rimasto con le mani in mano, sembrerebbe il contrario». Per Saiu, quindi, Antonio Belloi si prende meriti non suoi. «A questa amministrazione va invece imputata la perdita dei finanziamenti ministeriali sulla sicurezza nelle scuole – accusa il consigliere – L’assessore dovrà spiegare perché nessuna scuola ha avuto accesso a quelle risorse. Dovrà spiegare perché ha deciso di presentare 42 richieste e perché non ne è stata accolta nemmeno una». Per Saiu questa amministrazione continua a inanellare disastri. «Prima ha perso i finanziamenti per l’ex albergo Esit, ora questi per la sicurezza nelle scuole. Non è certo questo il cambiamento che i nuoresi attendevano».