La Nuova Sardegna

Nuoro

I cavalieri irremovibili: «Ma noi non ci saremo»

di Stefania Vatieri
I cavalieri irremovibili: «Ma noi non ci saremo»

Ieri la mediazione della prefettura e l’apertura di un tratto del corso Garibaldi L’associazione ippica però non ci sta: «Problemi simili soltanto nella nostra città»

3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Il colpo di scena che nessuno si aspettava è arrivato a pochi giorni dalla sfilata : la Prefettura dice sì ai cavalieri del Redentore. La decisione è giunta dopo 4 ore di riunione nel palazzo di via Deffenu, dove ieri pomeriggio la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo si è riunita per discutere insieme all’assessore comunale al Turismo Marcelllo Seddone il percorso definitivo della sfilata. Che vedrebbe cavalieri e figuranti sfilare insieme lungo tutto il tragitto: viale del Lavoro, via Lamarmora, corso Garibaldi per concludersi in piazza Santa Maria della Neve. «La Commissione – si legge nel verbale – sentiti i rappresentanti dell'Amministrazione comunale ed esaminata la documentazione e i nuovi elaborati tecnici della manifestazione esprime una valutazione favorevole». Le modifiche richieste riguardono la saldatura delle transenne al suolo nel primo tratto del Corso dove è ammessa una sola fila di spettatori – lato destro – e un massimo di tre cavalieri affiancati anziché quattro».

«Siamo soddisfatti del risultato — commenta Seddone al termine dell'incontro –. Abbiamo lavorato sodo in queste settimane per far sì che anche i cavalieri avessero un posto di riguardo, garantendo prima di tutto la sicurezza ma anche lo spettacolo».

La notizia però non ha entusiasmato il popolo dei cavalieri nuoresi che a muso duro rispondono : «Rimaniamo fermi sulle nostre posizioni. L'astensione dei cavalli dalla sfilata del Redentore è confermata: nessuno di noi sfilerà quest'anno». «Pensano che a cinque giorni dalla festa ci danno il contentino e noi ci dimentichiamo di ciò per cui lottiamo da anni?», dice Roberto Soro, uno dei componenti del gruppo dei cavalieri. «Siamo tutti molto dispiaciuti perché il Redentore è la nostra festa ma dobbiamo rimanere fermi nelle nostre posizioni perché non venga svilita. Il problema non sta solo nell'accesso al Corso, ma nella brevità del percorso che sicuramente non ti incentiva a mettere in moto la macchina organizzativa per partecipare con il cavallo al Redentore», conclude Soro.

Risale a un mese fa infatti la protesta e il disappunto dei cavalieri nuoresi messi di fronte, di punto in bianco, al nuovo percorso che il Comune aveva deciso per ragioni di sicurezza. Un tragitto che di fatto li avrebbe tagliati fuori dal salotto nuorese, il corso Garibaldi, e li avrebbe dirottati invece lungo via Manzoni. «Da anni ormai ci relegano in uno spazio sempre più ristretto del percorso – avevano commentato i cavalieri, che a settembre si costituiranno in un’associazione –. Capiamo le ragioni di sicurezza e il fatto che se passiamo noi servono le transenne e le vie di fuga, ma non capiamo per quale motivo da nessun’altra parte ci pongono gli stessi problemi in cui ci imbattiamo a Nuoro durante queste manifestazioni. Perché non succede lo stesso alla Cavalcata di Sassari, ad esempio, o a Sant’Efisio?». Di certo l'assenza dei cavalieri dalla sfilata del Redentore segnerà indelebilmente questa 116esima edizione della sagra.

Primo piano
Grandi eventi

I sindaci di Sassari e Alghero: «Capodanno eccezionale ma ora si deve programmare»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative