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la storia

Era stato visto per l’ultima volta in un bar di Montresta

ORGOSOLO. Otto anni di lunghi, interminabili silenzi. Scanditi da appelli, speranze, delusioni e pianti. Il pianto della mamma, che aspetta da otto anni di vedersi restituire almeno il corpo del...

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ORGOSOLO. Otto anni di lunghi, interminabili silenzi. Scanditi da appelli, speranze, delusioni e pianti. Il pianto della mamma, che aspetta da otto anni di vedersi restituire almeno il corpo del figlio e il pianto della figlia 22enne che, da otto anni, aspetta di rivedere il volto del padre. Ma Salvatore Elias è scomparso nel nulla. Sprofondato in un mare di misteri. Di quell’uomo, che aveva lasciato la famiglia a Orgosolo per fare il pastore in Planargia, tra le campagne di Bosa e Montresta, si sono perse le tracce. Era la notte tra il 25 e il 26 agosto 2008, quando, Salvatore Elias, 41 anni, servo pastore alle dipendenze dell’azienda Pinna, scomparve nel nulla. Secondo alcune testimonianze, la sera del 25 agosto 2008 era stato visto in un bar di Montresta con amici. Era rientrato in Planargia il giorno prima, dopo qualche giorno trascorso in famiglia. Dopo la sosta al bar, poco dopo mezzanotte Elias salì sulla sua Fiat Punto per raggiungere, attraverso una stradina sterrata, le campagne di “Pili sezzida” dove si trova l'azienda. E da quel momento di Salvatore Elias si sono perse le tracce. La sua auto venne trovata chiusa nell’area antistante la casa colonica dell’azienda Pinna dove lavorava e viveva. A denunciare la sua scomparsa, il giorno dopo, furono i suoi datori di lavoro. Le ricerche partirono subito e proseguirono per giorni e giorni, coinvolgendo forze dell'ordine, amici e volontari arrivati anche da Orgosolo. Ma Salvatore era sparito. Di lui non si trovò neppure una traccia che potesse portare a scoprire se non il suo nascondiglio o la sua prigione, almeno il suo corpo. Nulla. E' come se Salvatore Elias fosse stato inghiottito dall’acque di quel mare azzurro che incanta la costa che da Bosa va verso Alghero, passando per capo Marrargiu, a una decina di chilometri dalla sua azienda.

Le ricerche, anche su sollecitazione dei familiari, proseguirono per diversi anni. L’ultimo spiegamento di forze dell’ordine e unità speciali, disposto dalla procura della Repubblica di Oristano che ha condotto e ora archiviato le indagini, risale ai primi di giugno 2014. Anche con l'ausilio di un georadar, di un escavatore e di nove cani molecolari. Tutto inutile. Salvatore Elias è scomparso nel nulla. Inghiottito dal mistero. (f.s.)

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