Pratosardo, un futuro pieno di incognite
Confindustria incontra la Regione. Bornioli: «Bisogna ridisegnare il governo dell’ente e rendere il sito appetibile»
NUORO. L’area industriale di Pratosardo è destinata a passare al Comune. Si tratta dell’obiettivo messo in programma dalla Regione, che ha aperto il confronto con l’amministrazione civica, oggi guidata da Andrea Soddu. Il risultato non è tuttavia prossimo. Il passaggio è legato alla definizione a Cagliari della legge di riforma sulle aree industriali, per assicurarne la gestione ordinaria a otto anni dal provvedimento della Regione di sopprimere i vecchi consorzi, oggi guidati da altrettanti commissari liquidatori. L’altro aspetto attiene alle garanzie di sostegno finanziario e operativo a vantaggio del Comune, chiamato nel caso di acquisto della titolarità anche a prendere in carico il personale dell’organismo consortile.
I propositi sono stati ribaditi qualche giorno addietro dall’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, durante un incontro con il presidente della Confindustria provinciale, Roberto Bornioli. «Queste le assicurazioni dell’esponente della Regione. La fase è tuttavia sempre quella dell’interlocuzione e in concreto non si registra alcun passo in avanti», è il giudizio di Bornioli.
Una posizione su cui pesa la condizione di incertezza del sito. Il commissariamento, affidato all’architetto di Irgoli Gabriele Leoni, ha coinciso con gli anni della depressione economica internazionale, tanto più pesante in un territorio già fragile, segnato tra le altre cose dalla serrata di alcune realtà produttive e dai tagli di uffici e servizi inflitti dalla politica di austerità dello Stato. Pratosardo ha subito un drastico ridimensionamento. Chiuse diverse aziende operanti nel commercio e nell’artigianato. L’industria ha visto la fine dell’attività di Idea Motore, che ha prodotto per alcuni anni motori per lavatrici, con un certo profitto e il pregio di assicurare 100 buste paga. I 2.000 addetti complessivi del 2009 si sono pressoché dimezzati. Per Bornioli la crisi generale non dice l’intera verità: «Oggi il nodo maggiore credo sia l’incertezza sulla titolarità dell’organismo e la connessa gestione. Soprattutto per la programmazione a medio e lungo termine, perché riguardo all’amministrazione ordinaria il commissario ha lavorato bene. La presenza di una normativa chiara e adeguata ai tempi è la sola possibilità per ridisegnare il governo dell’ente e andare a realizzare gli interventi che mancano per rendere il sito appetibile anche ad altri imprenditori».
Alcune delle carenze: un centro servizi per gli imprenditori e insieme un punto di informazione (infopoint) per gli stessi clienti, per tutte quelle volte in cui devono destreggiarsi in un’area ampia ma con pochi segnali di direzione. Altra cosa sulla quale gli imprenditori hanno spinto in questi anni, è la politica di marketing, di promozione commerciale, soprattutto oltre confine. Questione sollevata in alcuni incontri con dirigenti regionali e nazionali dei trasporti, dell’export, così come del credito nella sede dell’associazione guidata da Bornioli: «Non si può più pensare di operare in maniera vantaggiosa senza questi presupposti. Quanto ciò sia importante lo dice il fatto che le attività commerciali e artigianali presenti a Pratosardo in alcuni casi non sono conosciute neppure agli stessi abitanti del territorio». Mentre sul fronte della presenza delle aziende. Un canale nuovo che dovrebbe aprirsi è quello legato al piano di rilancio del Nuorese, a cui la Regione ha garantito risorse e attenzioni professionali».
Tra i tavoli tematici anche il settore dell’agro-alimentare, che nel polo produttivo del comune capoluogo vede già insediate una quindicina di aziende. Diverse le idee imprenditoriali presentate ed esaminate dalla cabina di regia dell’operazione economica, partita due estati fa con l’iniziativa di sindacati confederali, associazione degli industriali e Provincia.
Tra gli stanziamenti (una parte per l’istruzione e le infrastrutture) i 7 milioni di euro per la bretella di collegamento tra Pratosardo e la strada statale 131 dcn. Sull’oggetto le ultime considerazioni di Roberto Bornioli: «Gli operatori non la mettono al primo posto. Ma credo che tra l’esserci e non esserci sia meglio la prima eventualità. Perché è vero che comunque un collegamento già esiste, però non è il massimo della funzionalità».