Gli ex esposti all’amianto verso il riconoscimento
Ottana, il deputato Piras presenta un emendamento alla legge di stabilità Superato l’esame della Commissione, presto sarà al vaglio della Camera
OTTANA. Si apre un importante spiraglio per i lavoratori dell’industria chimica di Ottana ex esposti all’amianto ai quali l’Inail ha ripetutamente negato il diritto al riconoscimento delle tutele e della malattia professionale previsti dalla legge 257 del 1992 per chi ha lavorato a contatto con questa fibra mortale. Due emendamenti alla legge di Stabilità, primo firmatario il deputato Michele Piras, prevedono l’estensione delle tutele previdenziali e sanitarie anche ai lavoratori del polo industriale di Ottana e, allo stesso tempo, impongono la riapertura dei termini presso le sedi Inail per la presentazione delle domande tendenti a ottenere il rilascio delle certificazioni di esposizione all’amianto.
Gli emendamenti hanno ottenuto il via libera dell’ufficio legislativo della Camera e hanno già superato l’esame della Commissione. Nei prossimi giorni approderanno alla discussione in aula. Il primo emendamento supera la discriminazione che vede i lavoratori di Ottana e di altri siti industriali dell’isola esclusi dai diritti previdenziali previsti dalla legge 257 che, nel vietare l’uso dell’amianto nell’industria, ha stabilito il diritto alla pensione anticipata per coloro che, durante la vita lavorativa, sono stati a contatto con l’amianto, esponendosi così a malattie e patologie invalidanti, quali l’asbestosi, il carcinoma polmonare e il mesotelioma pleurico. Malattie che a Ottana hanno già provocato un centinaio di morti. Per ottenere il beneficio del cosiddetto “scivolo pensionistico” da parte dell’Inps era, però necessario ottenere il via libera da parte dell’Inail. Uno status finora riconosciuto da questo istituto solo a 12 lavoratori di Ottana su 1.441 domande presentate. La diversità di trattamento rispetto ai lavoratori di altri siti industriali del continente, che hanno lavorato in stabilimenti simili a quello di Ottana ottenendo il benefico richiesto, è dovuta al fatto che la Sardegna è stata esclusa dagli atti di indirizzo ministeriali del 1998 predisposti dal ministero del Lavoro al fine di certificare la presenza dell’amianto negli stabilimenti industriali. Un’esclusione alla quale vuole porre ora rimedio l’altro emendamento che estende le tutele «anche ai lavoratori del polo industriale chimico di Ottana non coperti dagli atti di indirizzo ministeriale posti in essere all’attuazione della legge 257 del 1992 e che hanno presentato le domande per il rilascio di esposizione all’amianto». I contenuti delle proposte legislative saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà domani, lunedì 14 novembre 2016, a Cagliari, con inizio alle 9.30, nella sala stampa del consiglio regionale, per iniziativa dell’Aiea Sardegna, dell’Anmil e della Cgil di Nuoro. Parteciperanno all’incontro il deputato Michele Piras, primo firmatario degli emendamenti, i consiglieri regionali Daniele Cocco e Daniela Forma, che sulla questione amianto hanno presentato un’interrogazione al presidente Pigliaru, il presidente dell’Anmil di Nuoro, Tonino Sechi, il segretario provinciale della Cgil nuorese Salvatore Pinna e la presidente regionale dell’Aiea, Sabina Contu.