Palermo, ultimo atto «Portato a termine il compito affidatomi»
Il commissario ha presentato il bilancio dei suoi due anni «Mi spiace per la mancata apertura della Medicina nucleare»
NUORO. Nuovi servizi sanitari, risparmi economici e il ben servito al Project financing, di cui l'Asl ha comunicato la fine dell'efficacia alla società di progetto, dopo il contratto del 2008, con durata di 27 anni e il corrispettivo di oltre un miliardo di euro. Tra gli obiettivi non raggiunti la Medicina nucleare, il trasferimento del reparto di Pediatria e le liste di attesa, ridotte sì, ma ancora non in maniera soddisfacente. Sono gli elementi su cui ruota il bilancio dei due anni di gestione del commissario Mario Palermo nell’Asl di Nuoro, presentato nella sala conferenze dell’ospedale San Francesco.
Dal primo gennaio si torna all’amministrazione ordinaria. A Sassari decolla la Asl unica regionale, a Nuoro inizierà a operare l'Area socio-sanitaria, che prenderà il posto dell’azienda. Per la direzione, la giunta Pigliaru ha scelto il funzionario sassarese Andrea Marras. Il commissario Mario Palermo, novello Cincinnato, dopo la rivoluzione nei metodi e nell’organizzazione ordinata da Cagliari, ritornerà al suo lavoro di medico enocrinologo.
L’ultimo atto, davanti a una platea di amministratori locali e dirigenti sanitari, è stato quello dei conti di gestione, comunicati anche con l'emozione di essere arrivati alla fine del viaggio: «Un incarico con determinati obiettivi, all'interno della riforma sanitaria della Regione, nel cui espletamento abbiamo dovuto mettere al centro i pazienti», sottolinea Mario Palermo. Opera professionale la cui chiusura è stata ufficiale solo due giorni fa, con la sostituzione con Marras alla guida della sanità nuorese. Scelta da cui il commissario si tiene a debita distanza: «Avevo una mandato da espletare, le altre valutazioni non spettano a me». Direbbero le stesse cose Maria Carmela Dessì e Carmen Atzori, direttrici sanitaria e amministrativa, presenti insieme al Capo di gabinetto dell’assessorato della Sanità, Gianni Salis, che sfodera una difesa assoluta della riforma della Regione e garantisce sulla permanenza nel territorio dei servizi primari.
Sulla filosofia di gestione in questi due anni, la direttrice Dessì sottolinea il fatto di avere posto come basi del governo dell'azienda «i princìpi della trasparenza, insieme all’efficienza e all’economicità dei servizi». I presupposti con i quali si è andati via via a smantellare il contratto del Project financing, firmato con la società Polo Sanitario della Sardegna centrale. Due giorni fa il commissario ha firmato la fine dell’atto di accertamento del contratto e scritto alla società di progetto che «per la Asl l’accordo non ha più efficacia».
Annesse anche le richieste alle società appaltatrici di chiudere i cantieri, mentre continuerà la competenza nei servizi sino al momento in cui non cambieranno le società. Il vizio d'origine «è in un accordo con rischio d'impresa sulle spalle di una sola controparte, quella pubblica». Palermo ha iniziato a fargli le pulci sin dai primi mesi di mandato, con l'annullamento in autotutela dell'atto aggiuntivo e successivamente con la richiesta di una verifica da parte ifico ufficio della presidenza del Consiglio dei ministri, che ha chiesto l'intervento dell'agenzia anti-corruzione.