La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco a Mattarella: lo Stato ci venga incontro

di Sergio Secci
Il sindaco a Mattarella: lo Stato ci venga incontro

Siniscola, il primo cittadino Farris non era stato invitato al vertice con Minniti «Non si può andare avanti a forza di intimidazioni, minacce e attacchi personali»

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SINISCOLA. Una lettera di protesta formale all’indirizzo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro dell’Interno Marco Minniti, al presidente della Regione Pigliaru, al prefetto e all’Anci. «Invano in questi giorni ho atteso una telefonata o una lettera – scrive il sindaco di Siniscola, Gian Luigi Farris –, non posso quindi che esternare il mio disappunto anche a nome della città». Il capoluogo della Baronia, infatti, non era stato invitato al recente incontro a Nuoro con Minniti. «Siniscola e i suoi amministratori, vivono da anni il dramma delle intimidazioni e degli attentati che mirano a colpire le basi della democrazia e della convivenza civile. Tutto ciò – insiste Farris – in una situazione di malessere sociale, di crescente povertà e della mancanza di un vero intervento pubblico che crei occasione di sviluppo nel territorio. Spero in futuro che l’amministrazione di Siniscola, sia coinvolta come dovuto in incontri in cui possa rappresentare il disagio del territorio, nel frattempo noi – conclude il sindaco – continueremo a lavorare per la legalità e lo sviluppo». A conferma del clima di tensione che Siniscola vive, è un volantino anonimo ricomparso in questi giorni. Sicuramente legato alla vicenda di S’ena e sa chitta, il volantino è pesantemente diffamatorio contro sindaco e giunta. Nel mirino, con termini dispregiativi e velenosi, sono il primo cittadino, il suo vice Marco Fadda e gli assessori Paola Pipere, Angela Bulla, Paola Fadda, Antonio Bellu ma anche contro due tecnici comunali. Il volantino riporta anche le foto del sindaco e del suo vice, riprese con tutta probabilità da un quotidiano, e storpiature diffamatorie dei cognomi dei componenti la giunta.

Già ieri mattina Farris ha informato dell’accaduto gli uffici del commissariato della polizia di Stato e domani con tutta probabilità presenterà l’ennesima denuncia.

«Siamo davvero costernati dall’ennesimo attacco anonimo contro di noi» ha dichiarato Gian Luigi Farris. Che ha aggiunto: «Noi lavoriamo ogni giorno per soddisfare le tante richieste che ci arrivano dalla comunità e le difficoltà ad amministrare sono tante. Ma non si può certo andare avanti a forza di minacce, volantini anonimi e attacchi personali tenuto conto anche che abbiamo sinora presentato quattro denunce per gli sfoghi in libertà di qualcuno sui social network».

Il clima politico che si vive a Siniscola è sicuramente teso. E non ha aiutato il fatto che nessuno dei centri che fanno capo alla Comunità montana della Baronie e sopratutto i rappresentanti di Siniscola siano stati invitati all’incontro sulla sicurezza tenutosi a Nuoro alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti.

«Le istituzioni non ci stanno venendo incontro – prosegue il sindaco Farris con una vena polemica –, visto che all’incontro con il ministro la scorsa settimana, noi non siamo stati invitati». Questo malgrado esponenti della sua giunta, e in precedenza gli ex sindaci Rocco Celentano e Lorenzo Pau e altri assessori, siano finiti nel mirino dei malviventi.



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