Rottura su tutto il fronte Il Psd’Az lascia la coalizione
di Francesco Pirisi
Attacco frontale al primo cittadino: «È stato poco propenso ad ascoltarci» Consiglio in bilico: il prossimo 8 ottobre è la data ultima per approvare il bilancio
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NUORO. «Tanto tuonò che piòvve». La pioggia a dirotto è quella scaricata sull’amministrazione comunale dal Psd’Az, che da ieri pomeriggio è ufficialmente fuori dalla maggioranza consiliare. Fuori dalla coalizione e senza neppure più l’offerta dell’appoggio esterno, come era stato prospettato nei mesi scorsi, all’apertura della crisi all’interno della coalizione primatista del voto del 2015. Per dare la comunicazione al sindaco Andrea Soddu, agli ex alleati e alla città, nella sede di via Roma il segretario di sezione Tonino Bassu, la capogruppo in consiglio comunale, Claudia Camarda, insieme ai colleghi Viviana Brau e Graziano Siotto. Presenti anche Giuliano Sanna e Antonio Belloi, sino a luglio assessori dell’ultima giunta Soddu.
Giunta oggi azzerata, dopo le dimissioni degli ultimi componenti, Sebastian Cocco e Valeria Romagna. Tanto che proprio in questi giorni era in corso il nuovo tentativo di Soddu di formarne una nuova. Il “no” dei sardisti complica però maledettamente ogni progetto. Perché arriva da un partito che prende le distanze politiche, ma anche personali dal sindaco e dal suo gruppo: «Con noi non è stato affidabile e poco propenso ad ascoltarci. Quello che ha promesso la mattina, l’ha smentito la sera». Lo strappo sulla questione delle rappresentanze del Comune negli enti esterni. La capogruppo Camarda: «Avevamo chiesto l’azzeramento per ripartire in maniera paritaria e riprendere il dialogo dai programmi per la città. Soddu però ha detto che gli incarichi non si potevano toccare». Una divisione lunga alcuni mesi. L’attrito raggiunge il punto più forte a fine luglio, quando il sindaco ritira le deleghe assessoriali a Sanna e Belloi. Nelle ultime settimane le nuove prove di dialogo. Ricordate ieri da Bassu: «Ci siamo riseduti al tavolo anche davanti a un azzeramento a metà, perché fatto in giunta, ma non negli enti. Sul resto c’è stata una chiusura totale, che è sintomatica della poca propensione di Soddu a confrontarsi con noi». Tra gli spunti della conferenza sardista, da parte di Bassu e Camarda, «il riconoscimento del valore politico e del lavoro della coalizione nata con le votazioni di tre anni fa». Altra garanzia «l’appoggio ai programmi e interventi vantaggiosi per la città», se e nel caso l’amministrazione dovesse comunque continuare il suo percorso. Strada non semplice per il sindaco e la pattuglia che ancora lo sostiene. Senza il Psd’Az i numeri in consiglio sono risicati e l’amministrazione potrebbe andare a incagliarsi anche contro il più piccolo scoglio. Quello più vicino porta la data dell'8 ottobre, quando scade il tempo per l'approvazione del conto consuntivo del 2017.
Giunta oggi azzerata, dopo le dimissioni degli ultimi componenti, Sebastian Cocco e Valeria Romagna. Tanto che proprio in questi giorni era in corso il nuovo tentativo di Soddu di formarne una nuova. Il “no” dei sardisti complica però maledettamente ogni progetto. Perché arriva da un partito che prende le distanze politiche, ma anche personali dal sindaco e dal suo gruppo: «Con noi non è stato affidabile e poco propenso ad ascoltarci. Quello che ha promesso la mattina, l’ha smentito la sera». Lo strappo sulla questione delle rappresentanze del Comune negli enti esterni. La capogruppo Camarda: «Avevamo chiesto l’azzeramento per ripartire in maniera paritaria e riprendere il dialogo dai programmi per la città. Soddu però ha detto che gli incarichi non si potevano toccare». Una divisione lunga alcuni mesi. L’attrito raggiunge il punto più forte a fine luglio, quando il sindaco ritira le deleghe assessoriali a Sanna e Belloi. Nelle ultime settimane le nuove prove di dialogo. Ricordate ieri da Bassu: «Ci siamo riseduti al tavolo anche davanti a un azzeramento a metà, perché fatto in giunta, ma non negli enti. Sul resto c’è stata una chiusura totale, che è sintomatica della poca propensione di Soddu a confrontarsi con noi». Tra gli spunti della conferenza sardista, da parte di Bassu e Camarda, «il riconoscimento del valore politico e del lavoro della coalizione nata con le votazioni di tre anni fa». Altra garanzia «l’appoggio ai programmi e interventi vantaggiosi per la città», se e nel caso l’amministrazione dovesse comunque continuare il suo percorso. Strada non semplice per il sindaco e la pattuglia che ancora lo sostiene. Senza il Psd’Az i numeri in consiglio sono risicati e l’amministrazione potrebbe andare a incagliarsi anche contro il più piccolo scoglio. Quello più vicino porta la data dell'8 ottobre, quando scade il tempo per l'approvazione del conto consuntivo del 2017.