per la sardegna centrale
Massimiliano Meloni neoeletto presidente della Piccola industria
NUORO. È Massimiliano Meloni, 47 anni, amministratore unico di Fattorie Gennargentu, azienda del settore lattiero-caseario di Fonni, il presidente della Piccola Industria di Confindustria Sardegna...
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NUORO. È Massimiliano Meloni, 47 anni, amministratore unico di Fattorie Gennargentu, azienda del settore lattiero-caseario di Fonni, il presidente della Piccola Industria di Confindustria Sardegna Centrale.
«Ho voluto costituire il Comitato della Piccola Industria all’interno dell’Associazione – ha spiegato il presidente degli industriali Giovanni Bitti – per poter dare rappresentanza alle tante micro e piccole realtà imprenditoriali del territorio, spesso artigiane, che soffrono di più le difficoltà del fare impresa nel centro Sardegna. Sono certo che con il nuovo presidente e il comitato riusciremo a portare avanti insieme iniziative per supportare i nostri imprenditori».
Ad accompagnare Meloni nel mandato 2019-2023 sono Rosaria Appeddu (Santoni Costruzioni di Nuoro), Stefano Esca (Esca Dolciaria di Dorgali), Marilena Cossu (Ics Impianti Centro Sardegna di Macomer), Giampiero Pittorra (Aecos di Nuoro) e Francesco Murroni (Crea 121 di Tortolì). «In linea con il programma del presidente dell’Associazione Giovanni Bitti, voglio porre all’attenzione alcune priorità – ha spiegato Massimiliano Meloni –. Prima di tutto, serve più cultura e rispetto verso l’impresa. Purtroppo dispiace constatare spesso un certo clima antimpresa che non ci aiuta. Siamo definiti “prenditori”, “sfruttatori”, “inquinatori”. Noi non siamo questo; anzi, spesso non ci si rende conto dei tanti sacrifici che si fanno per tenere aperta l’azienda. Al secondo punto, pongo un problema grave di scarsa competitività infrastrutturale e di servizi. Siamo indietro su tutti i fronti e un esempio tra tutti è l’accesso alle reti, viarie, telematiche, infrastrutturali. Non è accettabile per esempio che un terzo della Sardegna sia oggi senza copertura telefonica mobile e che non sia riconosciuta una adeguata continuità territoriale delle merci». «Fare impresa nei nostri territori è da eroi. Le nostre aziende non possono essere competitive. Oggi, l’aspetto chiave è la velocità, bisogna essere al posto giusto al momento giusto – ha spiegato Meloni –. Noi invece con questo livello infrastrutturale o non arriviamo o quando arriviamo siamo in ritardo».
«Ho voluto costituire il Comitato della Piccola Industria all’interno dell’Associazione – ha spiegato il presidente degli industriali Giovanni Bitti – per poter dare rappresentanza alle tante micro e piccole realtà imprenditoriali del territorio, spesso artigiane, che soffrono di più le difficoltà del fare impresa nel centro Sardegna. Sono certo che con il nuovo presidente e il comitato riusciremo a portare avanti insieme iniziative per supportare i nostri imprenditori».
Ad accompagnare Meloni nel mandato 2019-2023 sono Rosaria Appeddu (Santoni Costruzioni di Nuoro), Stefano Esca (Esca Dolciaria di Dorgali), Marilena Cossu (Ics Impianti Centro Sardegna di Macomer), Giampiero Pittorra (Aecos di Nuoro) e Francesco Murroni (Crea 121 di Tortolì). «In linea con il programma del presidente dell’Associazione Giovanni Bitti, voglio porre all’attenzione alcune priorità – ha spiegato Massimiliano Meloni –. Prima di tutto, serve più cultura e rispetto verso l’impresa. Purtroppo dispiace constatare spesso un certo clima antimpresa che non ci aiuta. Siamo definiti “prenditori”, “sfruttatori”, “inquinatori”. Noi non siamo questo; anzi, spesso non ci si rende conto dei tanti sacrifici che si fanno per tenere aperta l’azienda. Al secondo punto, pongo un problema grave di scarsa competitività infrastrutturale e di servizi. Siamo indietro su tutti i fronti e un esempio tra tutti è l’accesso alle reti, viarie, telematiche, infrastrutturali. Non è accettabile per esempio che un terzo della Sardegna sia oggi senza copertura telefonica mobile e che non sia riconosciuta una adeguata continuità territoriale delle merci». «Fare impresa nei nostri territori è da eroi. Le nostre aziende non possono essere competitive. Oggi, l’aspetto chiave è la velocità, bisogna essere al posto giusto al momento giusto – ha spiegato Meloni –. Noi invece con questo livello infrastrutturale o non arriviamo o quando arriviamo siamo in ritardo».