Tortolì, una nuova tenda per i dializzati della zona
di Giusy Ferreli
Medici, associazioni e Protezione civile alleati per fronteggiare l’emergenza Contu: «Struttura in grado di garantire l’isolamento e il trattamento in sicurezza»
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LANUSEI. Protezione civile e Assl di Lanusei pronte a fronteggiare qualsiasi emergenza. Anche la malaugurata eventualità che ad essere contagiato dal subdolo Covid19 sia uno dei dializzati ogliastrini. Per loro, una cinquantina in tutto il territorio, le squadre dei volontari hanno montato una tenda all’esterno del poliambulatorio di via Monisgnor Carchero a Tortolì. Sul campo tre associazioni di volontariato, uno dei referenti ogliastrini della Protezione civile, Maurizio Coda, e il primario del servizio Dialisi dell'area sociosanitaria, Bruno Contu. «Solo se dovesse servire, ma speriamo ovviamente che questo non accada – sottolinea il nefrologo –, avremmo a disposizione una struttura in grado di garantire l'isolamento e il trattamento in tutta sicurezza». Questo vale per chi non ha altre problematiche di salute mentre per chi ha un quadro clinico compromesso è stato studiato un percorso apposito in ospedale. «Le macchine per eseguire il trattamento – dice ancora Contu – verranno dall’edificio attiguo, il centro dialisi di Tortolì».
Nel pomeriggio altre squadre si sono messe a all’opera anche nel carcere di Lanusei. Al San Daniele, istituto di pena che ospita diverse decine di detenuti, hanno sostituito la tenda per il pre-triage con una seconda struttura più confortevole e nuova. «A Tortolì e Lanusei – sottolinea Maurizio Coda – le tende sono arrivate da Sinnai. Sei le persone arrivate dal centro del cagliaritano che, assieme ai volontari ogliastrini della Croce verde di Tortolì e dell’associazione San Pietro di Loceri, una quindicina in tutto, hanno collaborato a montare la struttura. Semmai ce ne fosse bisogno è da subito operativa».
Forte è stata la mobilitazione dei volontari sul territorio che si avvicendano in orari massacranti, altrettanto forte è la consapevolezza che si stia facendo tutto il possibile per evitare che il virus entri in Ogliastra. Gli unici due casi di persone positive al Coronavirus riguardano infatti due operatori sanitari di Loceri contagiati sul posto di lavoro, l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, attualmente in isolamento. Sempre ieri pomeriggio i sindaci si sono confrontati, ovviamente in video, sull’unico punto all’ordine del giorno della conferenza sociosanitaria territoriale convocata dal presidente e sindaco di Lanusei Davide Burchi: l’emergenza sanitaria Coronavirus.
Gli argomenti di discussione non sono mancati, a partire dall’esigenza espressa da diversi amministratori locali di avere un canale comunicativo più efficace con Regione e Ats.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel pomeriggio altre squadre si sono messe a all’opera anche nel carcere di Lanusei. Al San Daniele, istituto di pena che ospita diverse decine di detenuti, hanno sostituito la tenda per il pre-triage con una seconda struttura più confortevole e nuova. «A Tortolì e Lanusei – sottolinea Maurizio Coda – le tende sono arrivate da Sinnai. Sei le persone arrivate dal centro del cagliaritano che, assieme ai volontari ogliastrini della Croce verde di Tortolì e dell’associazione San Pietro di Loceri, una quindicina in tutto, hanno collaborato a montare la struttura. Semmai ce ne fosse bisogno è da subito operativa».
Forte è stata la mobilitazione dei volontari sul territorio che si avvicendano in orari massacranti, altrettanto forte è la consapevolezza che si stia facendo tutto il possibile per evitare che il virus entri in Ogliastra. Gli unici due casi di persone positive al Coronavirus riguardano infatti due operatori sanitari di Loceri contagiati sul posto di lavoro, l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, attualmente in isolamento. Sempre ieri pomeriggio i sindaci si sono confrontati, ovviamente in video, sull’unico punto all’ordine del giorno della conferenza sociosanitaria territoriale convocata dal presidente e sindaco di Lanusei Davide Burchi: l’emergenza sanitaria Coronavirus.
Gli argomenti di discussione non sono mancati, a partire dall’esigenza espressa da diversi amministratori locali di avere un canale comunicativo più efficace con Regione e Ats.
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