La Nuova Sardegna

Nuoro

«Soddu ha sbagliato con il gran rifiuto»

di Luciano Piras
«Soddu ha sbagliato con il gran rifiuto»

Attacco frontale del consigliere regionale Pd Roberto Deriu «Il sindaco si è chiuso in un piccolo e mediocre cortile»

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NUORO. «A noi è dispiaciuto molto che Andrea Soddu non abbia voluto accettare l’offerta che gli ha fatto il Partito democratico di essere il suo candidato alle elezioni comunali». Usa il plurale maiestatis e alza i toni, il consigliere regionale del Pd Roberto Deriu, sostenitore fin dalla prima ora della ricandidatura (“naturale”) di Soddu come sindaco di Nuoro. «Aveva aderito – ricorda Deriu parlando del primo cittadino – alla nostra offerta per una candidatura alle elezioni europee, in nome del comune sentire, della difesa dei valori costituzionali e dello spirito di Ventotene, contro i razzismi e i nazionalismi, a favore dello Stato di diritto. In tantissimi lo abbiamo sostenuto e votato. Per noi era ovvio che proseguisse nel suo impegno politico come sindaco di Nuoro alla guida di una coalizione politicamente coerente e amministrativamente affidabile, che non aveva avuto nei precedenti cinque anni. Quando si è arrivati al dunque, però, ha tergiversato per lunghi mesi, dicendo e non dicendo, alludendo, ammiccando, divagando. Poi il gran rifiuto». Rifiuto anche di partecipare alle primarie di coalizione, nonostante il continuo corteggiamento e le ripetute offerte.

«La sua vecchia compagine, azzoppata, decimata, demolita dalle scissioni e dai conflitti, sopravvissuta solo per il voto determinante di un consigliere del Pd, gli ha proibito di dichiararsi del Pd, col Pd. “Meglio soli”, il loro slogan» riepiloga il consigliere regionale Deriu elencando i pezzi mancanti della formazione civica che aveva sostenuto Soddu alle elezioni comunali del 2015. «Eppure non c’è cittadino di Nuoro che non sappia che la posta in gioco, alle prossime elezioni, è alta: da un lato evitare di consegnare Nuoro alla destra leghista; dall’altro uscire dalla crisi identitaria della città che la giunta Soddu ha lasciato irrisolta, se non aggravata. Mi dispiace davvero che Andrea Soddu non sia stato capace di un grande gesto di innovazione, di una grande prova di evoluzione della politica nuorese; ciò lo avrebbe reso protagonista di fronte all’intera Sardegna, e avrebbe costituito un’ispirazione per tutti. Invece si è rinchiuso nella dimensione piccina e mediocre del cortile – è l’accusa che Deriu muove a Soddu –, dando ascolto solo alle ragioni di una miope volontà di autoconservazione. C’era chi, nel nostro partito, era molto scettico sulle nostre aperture a Soddu, e ci aveva avvertito della inadeguatezza del suo ambiente ad una prova di audacia, quale quella che abbiamo proposto con le europee, e poi con la nuova alleanza per il Comune. Avevano ragione loro».

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