«Spostiamo la biblioteca nel centro polifunzionale»
di Valeria Gianoglio
La proposta degli ex amministratori Pau e Frogheri: «Sede attuale inadeguata» Piquereddu: «Serve un risanamento». Cocco: «La fondazione sarebbe la svolta»
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NUORO. Infiltrazioni d’acqua e umidità che non risparmiano nemmeno la stanza del commissario straordinario del Consorzio, ferri scoperti che fuoriescono dal cemento, sistema di climatizzazione “andato” in parte – e ne sa qualcosa chi si aggira nelle sale lettura – e i segni del tempo e della mancanza di un intervento massiccio di manutenzione straordinaria che spuntano spesso in tutta la struttura. La sede della biblioteca Satta, in piazza Asproni, dopo tanti anni di onorata resistenza al tempo, è arrivata ormai alla frutta. E lo stesso commissario del Consorzio, Paolo Piquereddu, in più occasioni e altrettante relazioni lo ha segnalato. «L’attuale struttura è degradata – spiega – non sono mai state fatte manutenzioni straordinarie. Servirebbe un intervento radicale di risanamento».
Ma a Nuoro, attorno alla questione Satta, c’è chi si spinge più in là: «Diamo alla Satta il centro polivalente di via Roma. È ora di dare una sede adeguata alla biblioteca, tanto più in un momento come l’attuale nel quale il commissario Piquereddu e il nuovo direttore, Pasquale Mascia, hanno manifestato in modo chiaro l’intenzione di organizzare tante iniziative nel segno della creatività, delle arti, della multimedialità». Tonino Frogheri e Annico Pau erano, rispettivamente, assessore e sindaco di Nuoro all’inizio degli anni ’80, e anche quando il centro polifunzionale di via Roma era un progetto definito e pronto a tradursi in un cantiere. «In quegli anni – raccontano – in via Roma c’era un “buco”, c’era il progetto di farci un teatro con una cupola di venti metri, ma c’erano solo i soldi per scavare nel granito. Così abbiamo deciso di rimpicciolire l’opera e abbiamo realizzato quello che c’è tutt’ora: il centro polivalente». Ecco, dicono Pau e Frogheri, sono passati tanti anni dall’avvio del cantiere ma il centro polifunzionale «è un volume senz’anima, uno dei tanti edifici di Nuoro sottoutilizzati o trascurati». Tonino Frogheri non manca nemmeno di fare una autocritica generazionale. «La mia generazione – lo ammette con franchezza – è stata brava a costruire strutture a vocazione museale vuote. Ne abbiamo tante e il centro di via Roma è una di queste. E mentre questi luoghi sono chiusi, le nostre menti più giovani sono andate via, nel mondo, a trovare lavoro. Abbiamo dilapidato un patrimonio di cervelli, non siamo riusciti a riempire quegli spazi vuoti creando con la cultura occasioni di lavoro». «È ora di riempire questi spazi vuoti con qualcosa di buono – dicono Annico Pau e Tonino Frogheri – e magari si può cominciare dal centro polivalente di via Roma: sarebbe lo spazio più adatto per rispondere alle rinnovate esigenze della Satta». «Diamo gambe a quella struttura di via Roma senz’anima – dice Pau – destiniamola alla Satta. E diamo gambe anche alla fondazione, perché la Satta ha bisogno di una governance stabile, dopo tanto commissariamento». E proprio la questione fondazione, secondo l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Sebastian Cocco, sarebbe determinante anche per risolvere il problema della sede della biblioteca. «Destinare l’intero centro polifunzionale alla Satta non si può – dice Cocco – sarebbe incompatibile con il progetto e il finanziamento di 700mila euro già destinato al centro dalla Regione con il piano di rilancio del Nuorese. Ma nulla vieta di destinare, invece, una parte dello stesso centro alla Satta per il tempo necessario a eseguire il risanamento della sede di piazza Asproni. Ma il punto per cui ci stiamo battendo da tempo, è il fatto che si definisca l’iter per trasformare il Consorzio in fondazione. Perché, tra l’altro, proprio la fondazione sarebbe il soggetto adatto anche per trovare i finanziamenti per ristrutturare l’edificio».
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Ma a Nuoro, attorno alla questione Satta, c’è chi si spinge più in là: «Diamo alla Satta il centro polivalente di via Roma. È ora di dare una sede adeguata alla biblioteca, tanto più in un momento come l’attuale nel quale il commissario Piquereddu e il nuovo direttore, Pasquale Mascia, hanno manifestato in modo chiaro l’intenzione di organizzare tante iniziative nel segno della creatività, delle arti, della multimedialità». Tonino Frogheri e Annico Pau erano, rispettivamente, assessore e sindaco di Nuoro all’inizio degli anni ’80, e anche quando il centro polifunzionale di via Roma era un progetto definito e pronto a tradursi in un cantiere. «In quegli anni – raccontano – in via Roma c’era un “buco”, c’era il progetto di farci un teatro con una cupola di venti metri, ma c’erano solo i soldi per scavare nel granito. Così abbiamo deciso di rimpicciolire l’opera e abbiamo realizzato quello che c’è tutt’ora: il centro polivalente». Ecco, dicono Pau e Frogheri, sono passati tanti anni dall’avvio del cantiere ma il centro polifunzionale «è un volume senz’anima, uno dei tanti edifici di Nuoro sottoutilizzati o trascurati». Tonino Frogheri non manca nemmeno di fare una autocritica generazionale. «La mia generazione – lo ammette con franchezza – è stata brava a costruire strutture a vocazione museale vuote. Ne abbiamo tante e il centro di via Roma è una di queste. E mentre questi luoghi sono chiusi, le nostre menti più giovani sono andate via, nel mondo, a trovare lavoro. Abbiamo dilapidato un patrimonio di cervelli, non siamo riusciti a riempire quegli spazi vuoti creando con la cultura occasioni di lavoro». «È ora di riempire questi spazi vuoti con qualcosa di buono – dicono Annico Pau e Tonino Frogheri – e magari si può cominciare dal centro polivalente di via Roma: sarebbe lo spazio più adatto per rispondere alle rinnovate esigenze della Satta». «Diamo gambe a quella struttura di via Roma senz’anima – dice Pau – destiniamola alla Satta. E diamo gambe anche alla fondazione, perché la Satta ha bisogno di una governance stabile, dopo tanto commissariamento». E proprio la questione fondazione, secondo l’assessore alla Cultura e vicesindaco, Sebastian Cocco, sarebbe determinante anche per risolvere il problema della sede della biblioteca. «Destinare l’intero centro polifunzionale alla Satta non si può – dice Cocco – sarebbe incompatibile con il progetto e il finanziamento di 700mila euro già destinato al centro dalla Regione con il piano di rilancio del Nuorese. Ma nulla vieta di destinare, invece, una parte dello stesso centro alla Satta per il tempo necessario a eseguire il risanamento della sede di piazza Asproni. Ma il punto per cui ci stiamo battendo da tempo, è il fatto che si definisca l’iter per trasformare il Consorzio in fondazione. Perché, tra l’altro, proprio la fondazione sarebbe il soggetto adatto anche per trovare i finanziamenti per ristrutturare l’edificio».
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