«Servono subito i medici militari»
di Valeria Gianoglio
San Francesco verso il collasso. Esposto del Nursind in Procura. «Lo Zooprofilattico analizzi i tamponi»
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NUORO. Tamponi eseguiti da dieci giorni e ancora in attesa di essere analizzati, medici di diversi reparti, compresi quelli di Ematologia e Oncologia, in procinto di venire spostati dai loro reparti per essere utilizzati, a turno, nei diversi piani nei quali sono distribuiti i pazienti Covid, un esposto depositato ieri in Procura dal Nursind sul caso del personale di Malattie infettive, allo stremo e costretto persino a utilizzare i pannoloni perché privo di un bagno a portata di mano e in una zona asettica, la deputata Cinque stelle, Mara Lapia, che alla Camera denuncia la situazione del San Francesco, «in affanno in diversi reparti per la mancanza di medici, infermieri e Oss, ma Regione e Ats temporeggiano. E invece devono assumere e stabilizzare i precari. Perché a rischio è anche l’assistenza-urgenza».
E due richieste, e possibili vie d’uscita ad alcuni problemi della sanità, che il consigliere regionale Leu, Daniele Cocco, ha avanzato mercoledì sera, nel corso di una conferenza dei capigruppo via web con l’assessore Mario Nieddu, il presidente Christian Solinas, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Marcello Tidore, e diversi medici e sindaci: l’impiego del personale e dei laboratori dell’Istituto zooprofilattico di Nuoro per analizzare i tamponi, e l’impiego di medici militari nell’ospedale da campo che è in fase di allestimento nei parcheggi del San Francesco.
Sono ore decisamente concitate e piene di problemi, insomma, queste ultime attraversate dall’ospedale e dal suo personale proprio nelle stesse ore nelle quali prosegue di gran carriera l’allestimento del primo ospedale da campo dell’isola, messo su da un folto gruppo di volontari della Croce rossa e della Protezione civile. Resta sempre aperta, tuttavia, la questione delle questioni: chi seguirà questi altri venti posti letti Covid, se già il personale non è sufficiente per gestire quelli esistenti? Il consigliere regionale Cocco, dunque, mercoledì ha ripetuto la richiesta di far arrivare a Nuoro i medici militari. E ieri la stessa richiesta è arrivata anche dal deputato Pietro Pittalis. «Subito medici e infermieri militari al San Francesco – chiede Pittalis – L’emergenza si combatte con strumenti emergenziali non con i tempi dei concorsi. Chiediamo un intervento urgente del presidente della Regione Christian Solinas e dell’assessore alla Sanità Nieddu affinché reiterino la richiesta al governo nazionale perché destini medici e infermieri militari da impiegare immediatamente». E poi, il consigliere Daniele Cocco, solleva il caso dei tamponi. «Abbiamo tamponi già eseguiti da dieci giorni che non hanno risposta – ha spiegato durante la riunione via web di mercoledì – Come mai, assessore, l’istituto zooprofilattico della Sardegna che può processare i tamponi, può farne sino a 250 al giorno, sino a oggi ne sta processando 25-30? Evidentemente c’è qualcosa che non sta funzionando, se non arrivano tutti quelli che possono essere trattati dall’istituto che ha un laboratorio avanzatissimo di ultima tecnologia che può risolvere un problema così importante come quello di processare i tamponi in tempi brevi. E ci potrebbe essere anche lo Zooprofilattico di Nuoro in grado di processarli, ma mi risulta che a oggi non ne faccia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
E due richieste, e possibili vie d’uscita ad alcuni problemi della sanità, che il consigliere regionale Leu, Daniele Cocco, ha avanzato mercoledì sera, nel corso di una conferenza dei capigruppo via web con l’assessore Mario Nieddu, il presidente Christian Solinas, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Marcello Tidore, e diversi medici e sindaci: l’impiego del personale e dei laboratori dell’Istituto zooprofilattico di Nuoro per analizzare i tamponi, e l’impiego di medici militari nell’ospedale da campo che è in fase di allestimento nei parcheggi del San Francesco.
Sono ore decisamente concitate e piene di problemi, insomma, queste ultime attraversate dall’ospedale e dal suo personale proprio nelle stesse ore nelle quali prosegue di gran carriera l’allestimento del primo ospedale da campo dell’isola, messo su da un folto gruppo di volontari della Croce rossa e della Protezione civile. Resta sempre aperta, tuttavia, la questione delle questioni: chi seguirà questi altri venti posti letti Covid, se già il personale non è sufficiente per gestire quelli esistenti? Il consigliere regionale Cocco, dunque, mercoledì ha ripetuto la richiesta di far arrivare a Nuoro i medici militari. E ieri la stessa richiesta è arrivata anche dal deputato Pietro Pittalis. «Subito medici e infermieri militari al San Francesco – chiede Pittalis – L’emergenza si combatte con strumenti emergenziali non con i tempi dei concorsi. Chiediamo un intervento urgente del presidente della Regione Christian Solinas e dell’assessore alla Sanità Nieddu affinché reiterino la richiesta al governo nazionale perché destini medici e infermieri militari da impiegare immediatamente». E poi, il consigliere Daniele Cocco, solleva il caso dei tamponi. «Abbiamo tamponi già eseguiti da dieci giorni che non hanno risposta – ha spiegato durante la riunione via web di mercoledì – Come mai, assessore, l’istituto zooprofilattico della Sardegna che può processare i tamponi, può farne sino a 250 al giorno, sino a oggi ne sta processando 25-30? Evidentemente c’è qualcosa che non sta funzionando, se non arrivano tutti quelli che possono essere trattati dall’istituto che ha un laboratorio avanzatissimo di ultima tecnologia che può risolvere un problema così importante come quello di processare i tamponi in tempi brevi. E ci potrebbe essere anche lo Zooprofilattico di Nuoro in grado di processarli, ma mi risulta che a oggi non ne faccia».
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