Orotelli, il consiglio decide sulle scorie
di Federico Sedda
Oggi in Comune riunione contro l’ipotesi di stoccaggio nell’isola, quasi certo il no
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OROTELLI. Anche il consiglio comunale si mobilita per dire no al deposito delle scorie nucleari in Sardegna. Il sindaco Nannino Marteddu ha convocato l’assemblea civica per oggi, 29 gennaio 2021, con inizio alle 16, con un solo punto all’ordine del giorno: mobilitazione degli enti locali della Sardegna e attivazione di azioni contro l’ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari, anche in forma provvisoria, nei comuni del territorio della Sardegna. Un no perentorio, quello del Comune di Orotelli, che annuncia anche, qualora fosse necessario per sbarrare la strada all’arrivo nell’isola delle scorie radioattive, la mobilitazione generale di tutte le popolazioni e non solo di quelle residenti nei territori 14 comuni, divisi tra Oristanese e alto Campidano, individuati dalla Sogin per localizzare il deposito dei rifiuti radioattivi.
“Il fronte del no alle scorie – sottolinea il primo cittadino – deve essere unitario e deve coinvolgere, soprattutto, tutti i comuni dell’isola che devono alzare gli scudi contro la sciagurata proposta di trasformare la Sardegna in una pattumiera. La nostra isola ha bisogno di sviluppo sostenibile per creare lavoro e fare ripartire il turismo e l’economia locale – aggiunge Nannino Marteddu – e non certo di discariche per il deposito di materiale radioattivo che precluderebbe qualsiasi prospettive di nuovo sviluppo”.
Nella seduta di oggi, il consiglio comunale di Orotelli aggiungerà la sua voce al coro di no al deposito dei rifiuti radioattivi che si è levato unanime in tutta l’isola. La Regione e decine di comuni hanno già espresso la loro contrarietà come hanno fatto anche le associazioni ambientaliste, i sindacati e la Conferenza episcopale della Sardegna. “La scelta di individuare alcuni siti dell’isola per il deposito delle scorie nucleari – conclude il sindaco di Orotelli – non tiene conto non solo delle peculiarità della nostra isola, ma anche del referendum popolare che, a stragrande maggioranza, ha dichiarato la Sardegna territorio denuclearizzato”.
Intanto, quella di oggi potrebbe essere una delle ultime sedute del consiglio comunale di Orotelli. A maggio prossimo, infatti, pandemia permettendo, si voterà per l’elezione diretta del nuovo sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale. In mancanza, per ora, di movimenti ufficiali o sotto traccia, l’unica cosa certa è che il sindaco Nannino Marteddu, in carica per tre mandati consecutivi, non potrà ricandidarsi.
“Il fronte del no alle scorie – sottolinea il primo cittadino – deve essere unitario e deve coinvolgere, soprattutto, tutti i comuni dell’isola che devono alzare gli scudi contro la sciagurata proposta di trasformare la Sardegna in una pattumiera. La nostra isola ha bisogno di sviluppo sostenibile per creare lavoro e fare ripartire il turismo e l’economia locale – aggiunge Nannino Marteddu – e non certo di discariche per il deposito di materiale radioattivo che precluderebbe qualsiasi prospettive di nuovo sviluppo”.
Nella seduta di oggi, il consiglio comunale di Orotelli aggiungerà la sua voce al coro di no al deposito dei rifiuti radioattivi che si è levato unanime in tutta l’isola. La Regione e decine di comuni hanno già espresso la loro contrarietà come hanno fatto anche le associazioni ambientaliste, i sindacati e la Conferenza episcopale della Sardegna. “La scelta di individuare alcuni siti dell’isola per il deposito delle scorie nucleari – conclude il sindaco di Orotelli – non tiene conto non solo delle peculiarità della nostra isola, ma anche del referendum popolare che, a stragrande maggioranza, ha dichiarato la Sardegna territorio denuclearizzato”.
Intanto, quella di oggi potrebbe essere una delle ultime sedute del consiglio comunale di Orotelli. A maggio prossimo, infatti, pandemia permettendo, si voterà per l’elezione diretta del nuovo sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale. In mancanza, per ora, di movimenti ufficiali o sotto traccia, l’unica cosa certa è che il sindaco Nannino Marteddu, in carica per tre mandati consecutivi, non potrà ricandidarsi.