Giovani, risse e bullismo: il disagio agita la politica
di Francesco Pirisi
Le minoranze in fibrillazione prima ancora del dibattito in consiglio comunale «È l’ora delle scelte concrete, servono interventi sociali ed economici mirati»
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NUORO. Il confronto sul disagio giovanile tra la giunta Soddu e le opposizioni entra nel vivo ancora prima del Consiglio comunale di domani, convocato sull’argomento. Scendono in campo il gruppo Pd, con la consigliera Natascia Demurtas, e la sezione “Paschedda Zau”, degli indipendentisti di Liberu. Lo fanno con accenti e impostazioni diverse, ma con un quesito unico: le risposte dell’amministrazione alle problematiche della fascia giovanile, che hanno avuto tra le espressioni quella inquietante delle violenze di Seuna e Istiritta, nel febbraio scorso.
L’analisi sociale è iniziata da subito. Il disagio è storia vecchia, la pandemia l’ha amplificato.
L’urgenza sono le risposte delle istituzioni. Questo crede la consigliera dem, Demurtas, che va dritta al confronto in aula: «Mi auguro che non si tratti della solita passerella mediatica, ma di un momento da cui possano emergere decisioni concrete e risposte alle numerose problematiche». Dopodiché, esplicita la sua lettura sulla questione e le possibili azioni per fronteggiarla: «A Nuoro da troppo tempo stiamo facendo i conti con un disagio giovanile che va manifestandosi in diversi modi ed è stato amplificato dalle conseguenze sociali ed economiche del Covid». Per poi proseguire con una serie di proposte, che richiamano all’impegno l’amministrazione: «Ritengo doveroso stare a fianco delle famiglie, attraverso una rete, con le altre istituzioni, per sviluppare una serie di servizi contro la dispersione scolastica. E, poi – aggiunge Demurtas – affrontando temi quali il cyberbullismo, l’uso di droghe e alcool, l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie».
Il tutto verso l’obiettivo principe: «Quello di aiutare la comunità a crescere dei cittadini consci dei propri diritti e doveri, ma anche dei talenti, che possono spendere a beneficio di tutta la città». Il pensiero del partito Liberu è che, pandemia a parte, il disagio venga da lontano: «Già anni fa segnalavamo l’urgenza di un’azione per arginare il dilagare del consumo di droga. Un risultato – aggiunge la nota – che non si ottiene con la militarizzazione del territorio, ma con le risposte a chi ha bisogno di un futuro tangibile». Per gli indipendentisti la condizione dei giovani, il benessere o il malessere, è legata al fatto che vengano date risposte sui temi sociali e le esigenze della quotidianità.
Su questi chiedono conto all’amministrazione Soddu. Scuole: «La domanda è se sono sicure e funzionali». Case popolari: «A Nuoro 300 famiglie attendono un alloggio. Ci chiediamo se in questa situazione i ragazzi possano vivere felici».
Università: «La questione e se siano state preso o meno decisioni per il suo rilancio». Pratosardo: «Quali le azioni per uscire dall’emergenza? I giovani altrimenti sono costretti ad andare via». La sanità: «La risposta che ci attendiamo è se l’amministrazione civica è stata in prima linea per la sua difesa, davanti alle politiche di smantellamento di centro-sinistra e centrodestra».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’analisi sociale è iniziata da subito. Il disagio è storia vecchia, la pandemia l’ha amplificato.
L’urgenza sono le risposte delle istituzioni. Questo crede la consigliera dem, Demurtas, che va dritta al confronto in aula: «Mi auguro che non si tratti della solita passerella mediatica, ma di un momento da cui possano emergere decisioni concrete e risposte alle numerose problematiche». Dopodiché, esplicita la sua lettura sulla questione e le possibili azioni per fronteggiarla: «A Nuoro da troppo tempo stiamo facendo i conti con un disagio giovanile che va manifestandosi in diversi modi ed è stato amplificato dalle conseguenze sociali ed economiche del Covid». Per poi proseguire con una serie di proposte, che richiamano all’impegno l’amministrazione: «Ritengo doveroso stare a fianco delle famiglie, attraverso una rete, con le altre istituzioni, per sviluppare una serie di servizi contro la dispersione scolastica. E, poi – aggiunge Demurtas – affrontando temi quali il cyberbullismo, l’uso di droghe e alcool, l’utilizzo consapevole delle nuove tecnologie».
Il tutto verso l’obiettivo principe: «Quello di aiutare la comunità a crescere dei cittadini consci dei propri diritti e doveri, ma anche dei talenti, che possono spendere a beneficio di tutta la città». Il pensiero del partito Liberu è che, pandemia a parte, il disagio venga da lontano: «Già anni fa segnalavamo l’urgenza di un’azione per arginare il dilagare del consumo di droga. Un risultato – aggiunge la nota – che non si ottiene con la militarizzazione del territorio, ma con le risposte a chi ha bisogno di un futuro tangibile». Per gli indipendentisti la condizione dei giovani, il benessere o il malessere, è legata al fatto che vengano date risposte sui temi sociali e le esigenze della quotidianità.
Su questi chiedono conto all’amministrazione Soddu. Scuole: «La domanda è se sono sicure e funzionali». Case popolari: «A Nuoro 300 famiglie attendono un alloggio. Ci chiediamo se in questa situazione i ragazzi possano vivere felici».
Università: «La questione e se siano state preso o meno decisioni per il suo rilancio». Pratosardo: «Quali le azioni per uscire dall’emergenza? I giovani altrimenti sono costretti ad andare via». La sanità: «La risposta che ci attendiamo è se l’amministrazione civica è stata in prima linea per la sua difesa, davanti alle politiche di smantellamento di centro-sinistra e centrodestra».
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