servizi contro le dipendenze del territorio
Anche Fratelli d’Italia si schiera contro la chiusura dei Serd
NUORO. «Malattie da dipendenza come droga, alcol, gioco, questioni sociali e sanitarie che in estate si acuiscono e diventano persino più drammatiche: i Serd dell’Assl svolgono una funzione...
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NUORO. «Malattie da dipendenza come droga, alcol, gioco, questioni sociali e sanitarie che in estate si acuiscono e diventano persino più drammatiche: i Serd dell’Assl svolgono una funzione fondamentale e non possono essere ridimensionati». È l’appello del Coordinamento provinciale di Nuoro rispetto alla mancanza di operatori sanitari nei centri Serd di Nuoro, Siniscola e Macomer.
«Sono problemi che spesso non hanno la dovuta ribalta mediatica, eppure il lavoro di medici, psicologi e personale di supporto è fondamentale»”, dice Katia Succu, vice-coordinatrice provinciale del partito guidato da Giorgia Meloni.
«Gli assistiti – prosegue Succu – sono un migliaio circa, senza considerare chi ancora ha timore nel farsi curare.I medici specialisti e psicologi sono sei in tutto. Troppo pochi, anche in considerazione del fatto che la pandemia ha stravolto le abitudini di vita e peggiorato molte delle malattie legate alle dipendenze.Facciamo un appello alla Regione affinché, o attraverso mobilità interne o nuove selezioni, si ponga rimedio a questa situazione», è la conclusione dell’esponente di Fdi.
La cronica carenza di medici non risparmia nessun servizio sanitario. Dall’ospedale al territorio colpisce duramente anche i Serd di Nuoro, Macomer e Siniscola che hanno visto diminuire drasticamente gli operatori sanitario in servizio. Sulla vicenda sono intervenuti nei giorni scorsi i consiglieri regionali Daniele Cocco, Eugenio Lai e Roberto Deriu (Leu) con un’interrogazione che chiama i causa i vertici regionali. «Negli anni le strutture Serd afferenti all’Assl di Nuoro, pur essendo un punto di riferimento per gran parte la popolazione del centro Sardegna, sono state oggetto di continui ridimensionamenti del personale che hanno determinato inevitabili disservizi», scrivono.
«Sono problemi che spesso non hanno la dovuta ribalta mediatica, eppure il lavoro di medici, psicologi e personale di supporto è fondamentale»”, dice Katia Succu, vice-coordinatrice provinciale del partito guidato da Giorgia Meloni.
«Gli assistiti – prosegue Succu – sono un migliaio circa, senza considerare chi ancora ha timore nel farsi curare.I medici specialisti e psicologi sono sei in tutto. Troppo pochi, anche in considerazione del fatto che la pandemia ha stravolto le abitudini di vita e peggiorato molte delle malattie legate alle dipendenze.Facciamo un appello alla Regione affinché, o attraverso mobilità interne o nuove selezioni, si ponga rimedio a questa situazione», è la conclusione dell’esponente di Fdi.
La cronica carenza di medici non risparmia nessun servizio sanitario. Dall’ospedale al territorio colpisce duramente anche i Serd di Nuoro, Macomer e Siniscola che hanno visto diminuire drasticamente gli operatori sanitario in servizio. Sulla vicenda sono intervenuti nei giorni scorsi i consiglieri regionali Daniele Cocco, Eugenio Lai e Roberto Deriu (Leu) con un’interrogazione che chiama i causa i vertici regionali. «Negli anni le strutture Serd afferenti all’Assl di Nuoro, pur essendo un punto di riferimento per gran parte la popolazione del centro Sardegna, sono state oggetto di continui ridimensionamenti del personale che hanno determinato inevitabili disservizi», scrivono.