Stop alle cavallette con l’app Tzilipirke
di Federico Sedda
L’università di Sassari presenta a Ottana i primi risultati concreti della task force voluta e finanziata dalla Regione
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OTTANA. Una app per geolocalizzare immediatamente le cavallette; una smossa superficiale della terra con larve o uova; e soprattutto il controllo biologico per evitare pesticidi. Sono queste le novità della task force impegnata nella lotta contro l’invasione delle cavallette. Novità emerse dall’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Ottana tra tecnici, rappresentanti politici, operatori delle campagne e amministratori locali, dove sono stati presentati i primi risultati degli studi compiuti dall’università di Sassari e le mosse concrete prese per contrastare il fenomeno che negli ultimi anni ha afflitto il centro Sardegna.
All’incontro hanno partecipato il docente della facoltà di Agraria dell’ateneo sassarese, Ignazio Floris, incaricato di effettuare lo studio del fenomeno, il dirigente di Laore Marcello Onorato, il capogruppo del Psd’Az in consiglio regionale, Franco Mula, il sindaco di Ottana, Franco Saba, vari amministratori del territorio e l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu.
Floris e Onorato hanno illustrato i risultati delle ricerche e gli strumenti individuati per gli interventi.
«Lo studio dell’università di Sassari – hanno detto i due tecnici del gruppo di lavoro – ha appurato che le cavallette depongono le uova nel mese di giugno, principalmente nei terreni incolti. Per rimuoverle non è necessaria un’aratura profonda, come si pensava in un primo momento, ma è sufficiente smuovere la terra superficialmente. Gli scavi per individuare i cannelli che contengono le uova sono già iniziati. Per uccidere le larve invece, saranno usati metodi naturali, evitando di ricorrere a pesticidi. In questo momento – hanno aggiunto Floris e Onorato – i laboratori stanno effettuando i test per il controllo biologico attraverso parassiti e patogeni come i funghi che attaccano le larve. Verranno utilizzati anche tre specifici insetti, già introdotti in Sardegna fin dal 1946, che si nutrono delle uova di cavalletta».
La partecipazione dei cittadini e degli operatori delle campagne, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro, sarà fondamentale. L’università di Sassari, dal canto suo, ha fatto sapere che sta svolgendo numerosi incontri nei territori interessati, a partire dalle scuole, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle segnalazioni per il monitoraggio che sarà utile anche per programmare le strategie dei prossimi anni e per il pronto intervento. In particolare, attraverso una apposita app, Survey123, che ha una voce specifica denominata “Tzilipirke” – chi troverà cavallette o uova potrà scattare una foto, che verrà immediatamente geolocalizzata per fare partire così la segnalazione. «Sono soddisfatto – ha sottolineato il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula – perché si vedono i primi risultati concreti del significativo impegno della Regione che ha stanziato 800mila euro fino al 2023 per le azioni di prevenzione e contrasto, a cui si aggiungono i due milioni di euro della legge Omnibus per i ristori dei danni. Ora, come hanno spiegato gli esperti – ha aggiunto Mula – è fondamentale la collaborazione dei cittadini per la segnalazione dei casi». Nei prossimi giorni sarà convocato il tavolo tecnico fra Regione, sindaci e Laore per coordinare gli interventi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
All’incontro hanno partecipato il docente della facoltà di Agraria dell’ateneo sassarese, Ignazio Floris, incaricato di effettuare lo studio del fenomeno, il dirigente di Laore Marcello Onorato, il capogruppo del Psd’Az in consiglio regionale, Franco Mula, il sindaco di Ottana, Franco Saba, vari amministratori del territorio e l’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu.
Floris e Onorato hanno illustrato i risultati delle ricerche e gli strumenti individuati per gli interventi.
«Lo studio dell’università di Sassari – hanno detto i due tecnici del gruppo di lavoro – ha appurato che le cavallette depongono le uova nel mese di giugno, principalmente nei terreni incolti. Per rimuoverle non è necessaria un’aratura profonda, come si pensava in un primo momento, ma è sufficiente smuovere la terra superficialmente. Gli scavi per individuare i cannelli che contengono le uova sono già iniziati. Per uccidere le larve invece, saranno usati metodi naturali, evitando di ricorrere a pesticidi. In questo momento – hanno aggiunto Floris e Onorato – i laboratori stanno effettuando i test per il controllo biologico attraverso parassiti e patogeni come i funghi che attaccano le larve. Verranno utilizzati anche tre specifici insetti, già introdotti in Sardegna fin dal 1946, che si nutrono delle uova di cavalletta».
La partecipazione dei cittadini e degli operatori delle campagne, come è stato sottolineato nel corso dell’incontro, sarà fondamentale. L’università di Sassari, dal canto suo, ha fatto sapere che sta svolgendo numerosi incontri nei territori interessati, a partire dalle scuole, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza delle segnalazioni per il monitoraggio che sarà utile anche per programmare le strategie dei prossimi anni e per il pronto intervento. In particolare, attraverso una apposita app, Survey123, che ha una voce specifica denominata “Tzilipirke” – chi troverà cavallette o uova potrà scattare una foto, che verrà immediatamente geolocalizzata per fare partire così la segnalazione. «Sono soddisfatto – ha sottolineato il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula – perché si vedono i primi risultati concreti del significativo impegno della Regione che ha stanziato 800mila euro fino al 2023 per le azioni di prevenzione e contrasto, a cui si aggiungono i due milioni di euro della legge Omnibus per i ristori dei danni. Ora, come hanno spiegato gli esperti – ha aggiunto Mula – è fondamentale la collaborazione dei cittadini per la segnalazione dei casi». Nei prossimi giorni sarà convocato il tavolo tecnico fra Regione, sindaci e Laore per coordinare gli interventi.
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