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Nuoro, sostituzione di persona: Palumbo patteggia 8 mesi


	Marco Palumbo
Marco Palumbo

In tribunale, si è concluso il processo nei confronti del padre del giovane malato di Sla. Il genitore avrebbe finto di essere un ricercatore, sostenendo che il paziente fosse stato ammesso a una costosa cura sperimentale.

13 ottobre 2023
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Nuoro Ha patteggiato 8 mesi (convertiti in pena pecuniaria) per il reato di sostituzione di persona, Marco Palumbo, padre di Paolo, il giovane ammalato di Sla la cui patologia è stata centrale nel processo a carico del genitore, inizialmente accusato anche di truffa. Quest’ultimo reato è però caduto nel corso del procedimento a seguito della mancata comparizione in aula delle persone offese,  equivalsa al ritiro della querela. Quanto al reato di sostituzione di persona, Marco Palumbo, difeso dagli avvocati Gianfranco Siuni e Mario Gusi, nella primavera del 2019, Marco Palumbo, facendo finta di essere il neurologo e ricercatore di origine greca Dimitrios Karussis, dell’ospedale Hadassah a Gerusalemme, avrebbe scritto al medico Vincenzo Mascia, che aveva in cura il figlio Paolo, riferendogli che il suo paziente era stato ammesso alla terapia sperimentale “Brainstorm” per la cura delle malattie neurodegenerative, il cui costo si aggirava tra gli 800mila e il milione di dollari. Palumbo avrebbe poi indotto con informazioni non veritiere diverse persone ad aderire a una raccolta fondi avviata sulla piattaforma GoFundMe, dove era riuscito a raccogliere su un conto corrente e su una Poste Pay, intestati a Paolo, circa 150mila euro. In realtà il giovane paziente, non era mai stato contattato dalla struttura sanitaria, né tantomeno ammesso ad alcuna terapia sperimentale. L’inchiesta partita dalla polizia postale di Oristano a seguito della denuncia del neurologo Vincenzo Mascia, era poi approdata a Nuoro perché il conto corrente usato per i fondi ricevuti, era stato aperto in una banca del capoluogo barbaricino. 

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