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Mamone, operazione antidroga nella Colonia penale: sequestrate 70 dosi di marijuana

Mamone, operazione antidroga nella Colonia penale: sequestrate 70 dosi di marijuana

La polizia penitenziaria interviene nella diramazione Centrale. Determinanti i cani Artù, Tobia e Krisna. Il sindacalista Villa: «La pianta organica va incrementata»

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Mamone «Che dire, anno nuovo vecchie abitudini». È questo il primo commento del segretario generale Fns Cisl Sardegna Giovanni Villa subito dopo l’operazione antidroga messa a segno dalla polizia penitenziaria del carcere di Mamone. Ieri sera, mercoledì 17 gennaio 2024, infatti, sono state trovate e sequestrate una settantina di dosi di marijuana. L’operazione, coordinata dal comandante Francesco Dessì, su disposizione del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria, è stata portata a termine dal personale del reparto della Colonia penale, del reparto Cinofili di stanza a Nuoro, a Badu 'e Carros, e del reparto a Cavallo di stanza nella stessa Colonia di Mamone.

Dalla perquisizione eseguita all’interno del plesso della Centrale (sezioni detentive e locali vari) di Mamone, sono state trovate, accuratamente occultate in vari locali, all’interno di phon, asciugamani a muro e in alcune canalette per fili elettrici, circa 70 dosi di stupefacente. Tre i cani antidroga impegnati, Artù un springer spaniel, Tobia un labrador e Krisna un pitbul, quest’ultimo, adottato dai cinofili della polizia penitenziaria dal canile “Qua la zampa” di Ossi, ha rinvenuto la droga permettendone quindi il sequestro ed il mancato consumo da parte dei detenuti.

«Grazie al personale di polizia penitenziaria ancora una volta si è portata a termine un’operazione importante con il ritrovamento di droga – sottolinea Giovanni Villa –. Pertanto ci complimentiamo. Non possiamo non segnalare che l’operazione è stata possibile anche grazie al richiamo di personale fuori dal servizio e ciò significa che le unità di polizia penitenziaria a disposizione del direttore e del comandante di reparto sono insufficienti a garantire un servizio ottimale. Il dipartimento – dice a chiare lettere il sindacalista della Fns Cisl – deve guardare alla Casa di reclusione di Mamone con occhi diversi, è indispensabile l’incremento della pianta organica così da poter avere un numero adeguato di poliziotti da destinare alle esigenze del servizio. Riteniamo importante l’incremento del reparto a Cavallo indispensabile per il controllo del territorio che ricordiamo si estende per 2.700 ettari e dove è facile lasciare droga, telefoni cellulari o altro ai detenuti che, lavorando all’esterno riescono poi a farla arrivare all’interno delle sezioni detentive, così come riteniamo importante la presenza fissa dei cinofili in ogni penitenziario».

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