Nuoro, due defibrillatori in questura per una città cardioprotetta
Apparecchi all’avanguardia donati dal sindacato di polizia Siulp
Nuoro Due defibrillatori in questura per una città cardioprotteta. Sono stati presentati ieri mattina nella sede di viale Europa. Li ha acquistato e poi donati il direttivo provinciale del Siulp, il sindacato di polizia. Il questore Alfonso Polverino ha rimarcato: «Gli strumenti costituiscono per noi un elemento di ulteriore vicinanza alle esigenze di sicurezza della popolazione. Li avremo a disposizione negli uffici della polizia – ha aggiunto – ma voglio ricordare che saranno disponibili anche all’esterno, nel caso di bisogno in uffici e altri locali della zona». Uno dei due defibrillatori è destinato alla sede della questura. L’altro sarà collocato nella caserma della Stradale, a Biscollai. Sullo spirito dell’iniziativa si è soffermato il segretario del Siulp di Nuoro, Massimo Mastracco: «La scelta di fare questo dono – ha detto – è per noi motivo si soddisfazione. Siamo poliziotti – ha aggiunto – e vogliamo rimarcare l’aspetto del servizio di questa nostra professione, a vantaggio delle comunità». Per poi entrare nello specifico dell’importanza di poter contare sugli strumenti sanitari: «La prevenzione, e in particolare quella cardiovascolare – ha ricordato il segretario del Siulp – è essenziale per la promozione della cultura della defibrillazione e della cardio protezione in città». Mastracco ha poi proseguito: «Il sindacato è attento alla salute dei colleghi e, in particolare, di quelli che si trovano sul posto di lavoro». Fautori gli stessi poliziotti, in numero importante iscritti al sindacato, come ha sottolineato lo stesso segretario. Soddisfazione che ha fatto il paio con quella di Roberto Piredda, vice questore a Oristano, e temporaneamente a capo della Stradale nuorese: «Un “grazie” doveroso al Siulp – ha affermato – e l’impegno di organizzare per i nostri uomini dei corsi che insegnino l’utilizzo del defibrillatore». Istruzione che il questore ha già avviato e che farà continuare. Perché un utilizzo consapevole e sapiente dà maggiori garanzie per il risultato dell’attività di defibrillazione. Anche se va tenuto nel conto il fatto che i moderni apparecchi (del tipo donato alla questura) «sono progettati per guidare l’operatore con istruzioni vocali, passo-passo, per il corretto posizionamento delle piastre – spiega lo stesso Siulp – e rilevano autonomamente la necessità o meno di erogare una scarica. Tanto da poter essere utilizzati da chiunque». I due nuovi strumenti per la cardio protezione si aggiungono a quelli già in uso nella città in alcuni impianti sportivi e anche in qualche parrocchia. Proprio nei mesi scorsi si è parlato di aumentare la specifica copertura sanitaria, durante un incontro promosso dal Vab, i volontari antincendio della Protezione civile. Momento durante il quale è stato presentato il progetto per arrivare a creare una condizione di sicurezza per i cittadini colpiti da malore e crisi cardiache. Ora arriva l’apporto degli uomini della polizia. © RIPRODUZIONE RIS