Torna la Pastorale del turismo. «"Avere cuore" tutti insieme»: decima edizione della manifestazione
Il vescovo di Lanusei e di Nuoro monsignor Mura presenta il ricco calendario degli eventi estivi
Nuoro «L’anno è quello giusto per dirci che senza passione non si costruisce nulla, nella Chiesa come nella società». È il vescovo Antonello Mura che presenta la decima edizione della Pastorale del turismo. Il titolo è anche una promessa: “Avere cuore”. «“Avere cuore” diventa un dovere – sottolinea – per chi evita di rimanere alla finestra e sceglie invece di scendere in campo. Per questo tanti temi dell’edizione 2024 inviteranno a rendersi conto della realtà e a coinvolgersi direttamente per cambiarla in meglio». Storie di vita, testimonianze e dibattiti, cultura e spiritualità, cinema, fotografia e musica d’autore sono gli ingredienti base della manifestazione estiva ideata e realizzata dalle diocesi di Lanusei e di Nuoro. Dal 6 agosto all’11 settembre gli spazi all’aperto dell’Anfiteatro Caritas di Tortolì e quelli dell’Area Fraterna a La Caletta di Siniscola accoglieranno gli artisti, gli ospiti prestigiosi e il pubblico della Pastorale.
Davvero ricco e variegato il programma artistico, che annovera tra i suoi ospiti personaggi del calibro di Pietro Parolin (segretario di Stato Vaticano), Matteo Zuppi (presidente della Conferenza episcopale italiana), Alessandra Todde (presidente della Regione Sardegna), Antonio Cabrini, Manuela Di Centa, don Luigi Ciotti – a cui verrà conferito il Premio “Persona fraterna” 2024 –, Roberto Sparagna, Rodolfo Maria Sabelli, Salvatore Attanasio, Antonella Palmieri, Oscar Farinetti, suor Alessandra Smerilli, Giorgio Zanchini, Nando Pagnoncelli, Grazia Di Michele, la banda musicale della Brigata “Sassari”, i Tenores “Remunnu ’e Locu” di Bitti, Jacopo Cullin, Silvano Vargiu, Paolo Migani, Renato Copparoni, Giuseppe Tomasini, Francesco Ognibene, Beniamino Zuncheddu, Irene Testa, Mauro Trogu, Luigi D’Elia.
«Mi sta a cuore , faceva dire e scrivere don Lorenzo Milani – che tra l’altro ricorderemo con gioia in questa edizione – ed è una scelta ancora una volta da condividere, perché l’umanità sappia prendersi cura di se stessa e del suo futuro» evidenzia il vescovo Antonello in conferenza stampa, ieri mattina nella sala diocesana San Giovanni Paolo II di Nuoro. «Anche i turisti ci stanno a cuore, e non poco. Per questo, non solo per loro – va avanti Mura –, abbiamo preparato un programma che unisce spiritualità, cultura e sguardi ampi, grandi quanto il mondo. Un viaggio da fare insieme, in compagnia di molti interpreti attivi del nostro tempo, amici dell’umanità. E che hanno un cuore».
Al giornalista e scrittore Giacomo Mameli il compito di sottolineare la caratura dell’evento che ha acquisito ormai da tempo un respiro nazionale: «In modo sempre più approfondito la Pastorale del turismo affronta e scava sui problemi dell’attualità sociale in un momento di grandi turbamenti». «Molto importante, in un momento di pur laceranti egoismi – aggiunge –, l’unione che si consolida tra l’Ogliastra, la Barbagia e la Baronia: perché i guai, i nodi si sciolgono meglio insieme».
Ad aprire le serate saranno i cortometraggi che animano il progetto “Camineras”, curato dal videomaker Vincenzo Ligios, primo citta dino di Villanova Monteleone, che ne ha illustrato specificità e valenza: «Siamo arrivati ormai al quinto anno di “Camineras”. In un’epoca in cui la velocità e la superficialità spesso dominano le nostre vite – dice –, i documentari prodotti in questa edizione vogliono essere un invito a fermarsi, riflettere e connettersi con le esperienze che ci mostrano cosa significa davvero avere cuore. Tre registe e tre registi: con loro viaggeremo nei territori delle diocesi di Nuoro e di Lanusei: i temi affrontanti spaziano dalla lingua sarda, come aspetto culturale da insegnare e preservare, allo strumento musicale delle launeddas, alle storie dei 16 abitanti di Lollove».