La Nuova Sardegna

Nuoro

L’inchiesta

Tentò di uccidere il padre a Torpè, il gip dispone il giudizio immediato

Tentò di uccidere il padre a Torpè, il gip dispone il giudizio immediato

Fissato il processo per Antonio Melis, residente a Oliena. L’aggressione risale a febbraio

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Nuoro Per il giudice per le indagini preliminari, Giovanni Angelicchio, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, gli estremi di un processo immediato, saltando la fase dell’udienza preliminare, evidentemente ci sono stati tutti: la prova del reato è più che evidente e l’indagato è già stato interrogato, la sera dopo il fatto contestato. E così, nelle ultime ore, il gip, assecondando la richiesta della Procura, ha disposto il decreto di giudizio immediato nei confronti di Antonio Melis, 36 anni, residente a Oliena, accusato di aver tentato di uccidere il padre Pasquale, di 67 anni, nel mezzo di un litigio avvenuto Torpè lo scorso 2 febbraio. Nessun dubbio, dunque, sull’evidenza dei fatti e nemmeno sui rispettivi ruoli, anche perché alcuni vicini nei dintorni avevano avvertito le fasi più concitate: a colpire il pensionato, ed ex carabiniere, quella sera, era stato proprio il figlio Antonio, nel mezzo di un diverbio piuttosto acceso. E l’ex militare, nonché genitore dell’attuale indagato, secondo la ricostruzione e gli accertamenti disposti dalla Procura in quella occasione era scampato alla morte solo per un soffio, considerata la gravità delle lesioni riportate. Ed e per questo che la stessa Procura, chiedendo il giudizio immediato, ha contestato ad Antonio Melis il reato di tentato omicidio con l’aggravante del vincolo di parentela.

L’episodio contestato, dunque, risale a qualche mese fa. Era la notte del 2 febbraio quando, intorno alle 2.45 la situazione era precipitata. Stando a quanto era stato ricostruito dai carabinieri tra Antonio Melis e il padre Pasquale era scoppiata una lite furiosa per quelli che gli inquirenti avrebbero inquadrati come futili motivi. Qualunque fosse stata, in ogni caso, l’origine del diverbio, certo è che il più giovane dei Melis, dopo aver bevuto una dose generosa di alcolici, era entrato in casa del genitore, e lo aveva minacciato puntandogli un coltello, e percuotendolo subito dopo, e con una certa energia. Per poi concludere l’azione agguantando una sedia, assestandola sulla testa del padre, e allontanandosi in gran fretta dalla casa del genitore. I carabinieri lo avrebbero trovato, e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, diverse ore dopo, Antonio Melis. Era nei pressi di Oliena, il paese nel quale l’uomo si stava dirigendo perché proprio lì risiedeva. Ma i militari, in quelle stesse ore, lo avrebbero portato a Badu ’e Carros. Negli ultimi giorni, dunque, il gip Angelicchio ha disposto un decreto di giudizio immediato. Il processo è fissato a novembre davanti al tribunale in composizione collegiale, ma entro quindici giorni dalla notifica dell’avviso relativo all’udienza l’indagato può chiedere di accere al rito abbreviato.

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