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I giardini emozionali di Caterina Angela Contu: da Lodè a Grosseto, l’architetta della biodiversità

di Luciano Piras
I giardini emozionali di Caterina Angela Contu: da Lodè a Grosseto, l’architetta della biodiversità

Viaggio tra simbolismi, antiche geometrie e scenari suggestivi e armonici. Un saggio per riscoprire la forza della natura: acqua, terra, fuoco e aria

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Lodè «I Giardini emozionali sono composizioni meravigliose destinate all’incanto dell’uomo che nascono da idee e ricerche che ho condotto per anni nell’ambito degli studi sui giardini simbolici del passato e sull’antica arte dei giardini». Sinergia con la Natura, da un lato. Biodiversità, resilienza degli ecosistemi, dall’altro. Processo evolutivo e istinti primordiali, dall’altro ancora. «I miei Giardini emozionali – spiega Caterina Angela Contu – tengono conto di tutto questo e oltre a rappresentare una memoria storica si pongono come obiettivo quello di adattarsi, a condizioni climatiche sempre più ostili, lavorando in simbiosi con la Natura».

Forte dei suoi anni passati a Lodè, dove è nata e cresciuta, della montagna e del mare che ha sempre respirato, l’architetta Contu giura che anni di studi e realizzazioni di Giardini emozionali le hanno cambiato la vita professionale. Laurea a Roma, specializzazione in Bioarchitettura a Firenze, da più di sedici anni vive a Roccastrada, in provincia di Grosseto, in Toscana. Già autrice del libro “Viaggio segreto nei Giardini”, uscito nel 2017, Caterina Angela Contu pubblica ora un secondo saggio, sempre con Innocenti editore, “Viaggio nei Giardini emozionali”.

Summa di anni di lavoro, di ricerca, di innovazione e sperimentazione, di progettazioni con il suo studio Arch&Garden. In questo volume raccoglie e racconta le esperienze a Scansano, a Monteverdi Marittimo, a Grosseto. Ma ha realizzato giardini anche a Dakar, in Senegal, in Versilia, Punta Ala, Ansedonia, Orbetello, Mugello e Siena. «Scoprire il meraviglioso mondo dei Giardini emozionali – sottolinea – equivale a compiere un vero e proprio “viaggio” tra simbolismi, antiche geometrie e scenari suggestivi in cui ritrovare gli elementi stessi della Natura, Acqua, Terra, Fuoco e Aria, inseriti all’interno di ambientazioni scenografiche, tra materiali naturali, elementi scultorei e cromatismi vegetali».

Ecco: il nuovo libro dell’architetta Contu è un lungo “Viaggio” che racconta come sono nati i Giardini emozionali, cosa rappresentano e perché sono composizioni che guardano al futuro. Il Giardino emozionale dell’amore; il Giardino emozionale dei sentieri di piume; il Giardino emozionale delle stanze del tempo. Scrigno botanico, armonia, bellezza rinascimentale. Sempre legata alla sua Sardegna, alla sua Lodè, Caterina Angela Contu presenta questi «luoghi di meraviglia, di emozione, capaci di riconnetterci alla Natura – assicura –, facendoci riscoprire sensazioni straordinarie che solo nella Natura possiamo ritrovare».

«Dopo aver dedicato oltre 10 anni alla ricerca, specializzazione e ideazione dei Giardini emozionali – va avanti –, ogni occasione è per me preziosa per farli conoscere, far comprendere da cosa derivino, in che modo rappresentano un’eredità storica e perché il valore della biodiversità e resilienza, di cui arricchiscono sono fondamentali nelle progettazioni paesaggistiche». «Anni fa, durante uno dei numerosi corsi di specializzazione, ho sentito parlare, per la prima volta, di giardini simbolici e affascinata dall’argomento ho iniziato le mie ricerche. È stato allora – spiega Contu – che sono tornata indietro nel tempo, all’epoca delle grandi civiltà del passato, per scoprire dove e come sono nate le prime forme di giardini e come si sono evolute nel tempo»

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