Romina Fiore: «Le scuole non sono state invitate»
OLBIA. Ci ha pensato su qualche giorno. E alla fine ha deciso di intervenire e rispondere a Enza Tucconi, delegata comunale alle Pari opportunità, che la scorsa settimana aveva accusato gli istituti...
OLBIA. Ci ha pensato su qualche giorno. E alla fine ha deciso di intervenire e rispondere a Enza Tucconi, delegata comunale alle Pari opportunità, che la scorsa settimana aveva accusato gli istituti superiori di aver snobbato un incontro sull’omofobia. Romina Fiore, docente di italiano e storia dell’istituto Deffenu, difende le scuole e respinge le critiche.
«Non ci si può accusare di non voler parlare di certi argomenti – afferma decisa -. Sicuramente si trattava di una bella e importante iniziativa, ma sono stati commessi due errori. Uno di carattere logistico e uno di carattere psicopedagogico e didattico. Andava organizzata diversamente». Per sabato 17 maggio, infatti, Enza Tucconi aveva organizzato un incontro rivolto a tutte le classi prime delle superiori in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia. Alla conferenza, all’Expo, però non si era presentata neanche una classe. La delegata alle Pari opportunità aveva poi dichiarato di aver invitato tutti gli istituti. Ma Romina Fiore sostiene il contrario. Alle mail delle scuole, da parte del Comune, sarebbero infatti arrivate soltanto due newsletter, una il 7 e l’altra il 14 maggio, tramite le quali si comunicavano tutti gli eventi organizzati nei giorni a seguire nel territorio comunale, dalla festa di San Simplicio alla conferenza sull’omofobia. «Quindi non abbiamo ricevuto nessun invito ufficiale, ma soltanto due newsletter. E comunque, per organizzare una uscita, a noi servono almeno tre settimane di preavviso, se un mese è ancora meglio» spiega Romina Fiore. Ma la docente del Deffenu va oltre. «Non me la sarei sentita di bypassare i genitori. Prima di portare i ragazzi a un incontro, che tratta argomenti delicati, ovviamente vanno sentiti loro. E certamente non avremmo potuto fare tutto ciò nel giro di pochissimi giorni – continua Romina Fiore -. Inoltre penso che prima di far partecipare degli studenti di prima a una conferenza sull’omofobia sia opportuno cominciare almeno un percorso di educazione all’affettività. Quando si parla con ragazzi così piccoli, bisogna farlo con estrema cautela». Le scuole superiori, comunque, nei mesi scorsi hanno preso parte a iniziative contro l’omofobia. Come quella organizzata per esempio a ottobre da Cittadinanza attiva, rivolta a tutte le classi quinte. Il 31 maggio al Deffenu, invece, si parlerà di violenza in generale e anche di quella nei confronti degli omosessuali. (d.b.)