La Nuova Sardegna

Olbia

Movida, ecco i divieti per le bevande e la musica

di Angelo Mavuli
Movida, ecco i divieti per le bevande e la musica

Arriva l’ordinanza del sindaco sulle attività di bar e locali nelle ore notturne Alcolici fino alle tre del mattino, decibel da abbassare entro mezzanotte e mezzo

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TEMPIO. Con sollecitudine, il sindaco Romeo Frediani ha diramato ieri l’attesa ordinanza che disciplina, sino al primo ottobre prossimo, non solo la diffusione della musica fuori dei locali, ma anche la loro attività in generale. L’ordinanza infatti entra nello specifico e regolamenta anche con estrema minuziosità l’attività su un certo tipo di intrattenimento, messo in essere da alcuni locali, soprattutto nei fine settimana. Richiamate anche le norme sul rispetto dell’orario per la somministrazione delle bevande comunque alcoliche che dovrà cessare, senza alcuna deroga, entro le 3 del mattino, negli esercizi pubblici, nei circoli privati e anche nei bar occasionali, aperti in piazza in occasione di sagre o feste.

Per quanto concerne la musica, la stessa potrà essere eseguita dal vivo, sino al 1° ottobre, solo sino alla mezzanotte e mezza, quando ogni tipo di attività musicale esterna - dice l’ordinanza - dovrà cessare su tutto il territorio comunale. Si potrà derogare a tale orario, proseguendo con la musica sino alle 2 del mattino, solo in occasione di manifestazioni patrocinate dal Comune, in attuazione di un programma di promozione delle attività di animazione territoriali. Oltre la mezzanotte e mezza invece la musica all’esterno è consentita solo con la filodiffusione e come sottofondo. Anche questa, però, non potrà proseguire oltre le due.

«In nessun caso - specifica ancora l’ordinanza - la diffusione della musica deve arrecare disturbo alla quiete pubblica. Deve inoltre avere carattere di complementarietà e sussidiarietà all'attività principale e non deve essere organizzata al solo fine di attirare clientela o il pubblico. L’attività - precisa l’ordinanza - deve essere esercitata come semplice intrattenimento della clientela, senza aumento del prezzo delle consumazioni e di ogni altro tipo di servizio rispetto a quello ordinariamente praticato». Inoltre, non potrà essere chiesto il pagamento di alcun biglietto d'ingresso, e dell’intrattenimento non dovrà essere effettuata alcuna pubblicità all'esterno. L’attività, specifica ancora puntigliosamente l’ordinanza di Frediani, non deve dare addito ad incremento della superficie concessa e dei relativi posti a sedere, avendo cura di evitare accorgimenti tecnici finalizzati a trasformare la diffusione della musica ai clienti in attività di spettacolo. Agli artisti viene invece ricordato che la musica, seppur attuata con loro strumenti, non deve mai superare i limiti massimi di decibel consentiti all’impianto dell’esercizio, già tarato e debitamente verificato. Sono comunque vietati, in qualunque occasione, gli strumenti a percussione. Eventuali violazioni comporteranno sanzioni e anche pecuniarie da 516 euro ad oltre 3 mila euro.

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