Piano casa, ecco le richieste dei sindaci alla Regione
AGLIENTU. Qualche giorno fa, ad Aglientu, si è discusso del piano casa regionale. Sindaci di quaasi tutta la Gallura e tecnici comunali hanno accettato l’invito del primo cittadino Antonio Tirotto...
AGLIENTU. Qualche giorno fa, ad Aglientu, si è discusso del piano casa regionale.
Sindaci di quaasi tutta la Gallura e tecnici comunali hanno accettato l’invito del primo cittadino Antonio Tirotto per stilare un documento, da mandare in Regione, come una sorta di emendamenti al piano urbanistico regionale.
Ma che cosa chiedono? Ecco le richieste, illustrate una per una
«1: prevedere una norma transitoria esplicita con la quale sia chiarito che sono fatte salve le richieste di titoli abilitativi; 2: consentire l’adeguamento e l’incremento volumetrico per gli edifici ad uso residenziale e per i servizi connessi alla residenza situati in zona F turistica; 3: consentire l’adeguamento e l’incremento volumetrico per gli immobili destinati ad usi agro-silvo-pastorali e per quelli ad uso residenziale localizzati in zona E agricola; 4: favorire l’insediamento delle attività commerciali all’interno delle zone A centro storico; 5: rendere obbligatorio l’istituzione da parte dei Comuni dello Sportello Unico per l’Edilizia; 6: introdurre il divieto di richiedere ulteriori pareri e adempimenti amministrativi rispetto a quelli stabiliti dalla legge da parte delle pubbliche amministrazioni coinvolte nei procedimenti edilizi; 7: modificare la legge regionale n. 28 del 1998 ampliando le competenze dei Comuni, trasferendo ai medesimi le attuali competenze relative alle autorizzazioni paesaggistiche in capo al Servizio tutela del paesaggio; 8; prevedere la superficie minima di intervento per edifici ad uso residenziale nelle zone E agricole; 9. prevedere la superficie minima di intervento per edifici ad uso residenziale nelle zone E agricole». La decima e ultima richiesta dei sindaci galluresi contenuta nel documento unitario è quella di “Definire in maniera chiara ed univoca il concetto di miglioramento fondiario”. (s.d.)