La Nuova Sardegna

Olbia

Dono dello Yacht club alla Caritas

Dono dello Yacht club alla Caritas

Porto Cervo, colletta dei soci: consegnati ventimila euro da utilizzare per le famiglie alluvionate

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PORTO CERVO. Avevano raccolto 50mila per gli alluvionati. E una parte (circa 30mila euro) li avevano consegnati ad alcune famiglie a cui il ciclone Cleopatra, il 18 novembre 2013, aveva strappato via tutto.

Ma la solidarietà dei soci dello Yacht Club Costa Smeralda non si è fermata. Perché i soldi rimasti da quella colletta sono stati donati alla Caritas. Lo ha deciso il consiglio direttivo, in pieno accordo con i soci, per continuare a tendere una mano a chi vive, ancora oggi, nell’emergenza. E per farlo ha scelto che “questo piccolo pensiero” potesse essere utilizzato dalla Caritas guidata da suor Luigia Leoni. «Per noi è stato un grande regalo - ha detto con gioia e commozione suor Luigia -, perché, e continuo a ribadirlo, per tantissime famiglie l’emergenza non è finita. Ci sono persone che vivono ancora nelle case dei parenti o in sistemazioni di fortuna, visto le loro abitazioni non sono agibili. E’ proprio questo che la Caritas, avvalendosi di lavoratori che collaborano con noi da anni, sta continuando a fare. Abbiamo già sistemato decine e decine di case completamente devastate. Ebbene, il prezioso contributo che ci è stato dato dallo Yacht Club Costa Smeralda, al quale poi faremo un resoconto dettagliato, ci servirà per acquistare il materiale che serve per ristrutturare tanti appartamenti ancora chiusi da quella tragica giornata di due anni fa».

Intanto, suor Luigia ricorda che l’impegno della Caritas a favore degli alluvionati va avanti su tutti i fronti.

Appena verranno ultimati i lavori, saranno consegnati altri due appartamenti confiscati alla criminalità organizzata (quelli del complesso “Smeraldo”, in via Damiano Chiesa, a Olbia). Il tribunale di Roma, con questo preciso scopo, ne aveva assegnati sette, in quell’edificio, alla Caritas diocesana. Il primo era stato dato a una famiglia alluvionata lo scorso mese di aprile, a giugno invece ne sono stati dati altri due, sempre a persone che avevano subìto gravissimi danni dal ciclone.

La Caritas è sempre operativa in via Cagliari, vicino alla chiesa di San Paolo, dove funziona il centro di accoglienza. E’ qui che le famiglie possono rivolgersi se hanno bisogno di aiuto, perché ci sono i volontari che possono dare risposte e garantire assistenza.

A loro si affianca il gruppo itinerante, che continua a bussare alle case per sapere come va la situazione e che cosa serve ancora. (s.p.)

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