La Nuova Sardegna

OLBIA. La vecchia Olbia rende omaggio a Piero Livi. Lunedì sera al museo la città ha voluto ricordare uno dei suoi più illustri concittadini, scomparso a Roma il 2 settembre all’età di 90 anni. C’erano i figli Gianni ed Elisabetta, che hanno riportato le ceneri del padre nella sua Olbia. C’era Mavi Bardanzellu, la musa dei suoi film, prima come protagonista del mediometraggio “Una storia sarda” e poi del suo film più famoso e celebrato, “Pelle di bandito”. C’era Michele Picciaredda, l’altro grande nome olbiese del cinema, cameraman e direttore della fotografia, 117 film all’attivo con i più grandi nomi, da De Sica a Bertolucci, da Fellini a Risi, da Comencini a Benigni, fino allo stesso Livi, con cui ha collaborato per due pellicole, compreso il penultimo “Sos laribiancos”. E poi c’era il sindaco Gianni Giovannelli, che insieme all’assessore allo Spettacolo, Gesuino Achenza, ha annunciato che Olbia ricorderà Piero Livi con una strada o una piazza. A coordinare gli interventi Marco Navone, organizzatore insieme all’amministrazione comunale di questa serata. Fu proprio Navone nel 2007 con l’associazione Argonauti a organizzare al teatro Michelucci una retrospettiva sul regista olbiese, con la presentazione di un libro su di lui, “Un regista indipendente” - scritto a quattro mani da Navone con Piero Mura - e la proiezione di tutti i suoi film. E anche la serata di lunedì non poteva terminare che allo stesso modo. Con la proiezione di “Pelle di bandito”, il suo film più famoso con cui sbarcò al festival di Venezia. (al.pi.)