Cantiere Mater Olbia sui terreni contesi è battaglia giudiziaria
Il tribunale vieta al Comune la costruzione dei parcheggi Luigi Mulas intenta la causa di usucapione per lo stazzo
OLBIA. Le tante spine (giudiziarie) sul fianco del costruendo ospedale Mater Olbia restano ancora, dolorosamente, tutte da togliere.
A cominciare dai terreni, poco più di quattro ettari, che il servo pastore Luigi Mulas sostiene di custodisce su incarico conferito del defunto Don Luigi Verzè da oltre vent’anni.
Ieri, in un incontro di mediazione chiesto dalla amministrazione controllata della ex fondazione San Raffaele del Monte Tabor, rappresentata dal cassazionista Agostinangelo Marras, è stato formalmente intimato al pastore di lasciare i terreni e la casa che occuperebbe da anni illegittimamente, in modo abusivo. La risposta, da parte del legale dell’allevatore di Gergei, l’avvocato Franco Murineddu, non si è fatta attendere.
«Abbiamo avviato una procedura civile per ottenere il riconoscimento dei diritti di proprietà per intervenuta usucapione». L’avvio del contenzioso civile per liberare i terreni a monte del Mater Olbia (non inclusi nel trasferimento di proprietà firmato dalla ex Fondazione San Raffaele ai nuovi acquirenti, il fondo sovrano del Qatar e la fondazione Bambin Gesù di Roma) ha coinciso, ieri, con il deposito di una ordinanza del tribunale di Tempio che ha bloccato le procedure di spoglio e acquisizione da parte del Comune dei 28 mila metri di terreno prospicente il Mater Olbia, area comunale sulla quale Alfio Deiana reclama il possesso ventennale. Nell’agosto scorso l’amministrazione comunale, manu militari, inviò un drappello di agenti della polizia municipale per intimare lo sfratto dell’uomo e prendere possesso dei terreni. I lavori di preparazione per realizzare il mega parcheggio portarono all’abbattimento di un pioppeto, di un vecchio agrumeto e all’allontanamento dei due asinelli che Alfio Deiana custodiva su quei terreni.
«I giudici mi hanno dato ragione sul possesso dei terreni, ora non resta che attendere le decisioni che verranno intraprese sulla richiesta principale, quella del riconoscimento di tale diritto, richiesta che sarà discussa in tribunale nel gennaio prossimo». Nel frattempo i lavori per parcheggi del Mater Olbia restano fermi.