Arru: la sanità scommette sulla formazione continua
Anche l’assessore regionale al corso della Asl riservato a ginecologi e ostetrici «Così miglioriamo la sicurezza negli ambienti ospedalieri ad alto rischio clinico»
OLBIA. C’era anche l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru alla giornata inaugurale della due giorni del "6° corso gallurese di ostetricia e ginecologia" all’Hilton. l’esponente della giunta Pigliaru ha ribadito nel suo intervento l'importanza che l’amministrazione regionale dà «alla formazione continua in sanità.»
Nel corso, la cui conclusione è prevista per questa mattina, si discute del ruolo dell'ecografia, durante le fasi del travaglio e in quelle del parto, ma anche di sicurezza in sala parto e delle metodiche per ridurre il rischio e la possibilità di errore, anche grazie all'utilizzo di simulatori elettronici, come quello presente nel Centro di Simulazione dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
«La formazione continua in campo sanitario migliora la sicurezza in un ambiente ad alto rischio clinico – ha detto Arru –, e in quest'ottica la simulazione è fondamentale, in quanto è uno degli strumenti che consentono di cambiare il sistema».
Il convegno è patrocinato dall'Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri Italiani), dalla Sieog (Società italiana di ecografia ostetrica-ginecologica) e dalla Fesmed (Federazione sindacale medici dirigenti).
Oggi il corso proseguirà nel Centro di simulazione della Asl di Olbia, al II piano dell'ospedale Giovanni Paolo II, con inizio dei lavori alle ore 9.
«Verranno ipotizzate delle emergenze ostetriche – dice il direttore del reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Olbia, Antonio Rubattu, che ha organizzato la due giorni di formazione a Olbia –. Emergenze che registrano ancora una elevata incidenza di morbilità e mortalità materno-fetale, e che devono essere affrontate con procedure standardizzate che però, per essere ben applicate, richiedono allenamento continuo; la simulazione è quindi l'unico strumento in grado di trasmettere quella sicurezza necessaria a ridurre il margine d'errore».
Stamane dunque ostetriche e ginecologici dovranno affrontare in sala la distocia di spalla, l'emorragia post-partum, l'eclampsia e il prolasso del funicolo. "Attraverso la simulazione, si mira a ridurre la minaccia degli errore dovuti al fattore umano, andando quindi a migliorare la sicurezza e la salute della mamma e del bambino.
«Questo tipo di esercitazioni, inoltre – spiega ancora il primario Antonio Rubattu – , ci consentono di implementare le capacità non tecniche dello staff: parliamo quindi di quelle "capacità" fondamentali in sala parto, soprattutto davanti a delle emergenze, come l'appartenenza del singolo all'equipe, la gestione della leadership, il governo delle urgenze e la comunicazione».