La Nuova Sardegna

Olbia

Imprenditore travolto dalla motozappa

Imprenditore travolto dalla motozappa

Francesco Deiana, 69 anni, è morto sul colpo. Stava lavorando a un piccolo orto nel lotto della sua azienda di trasporti

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OLBIA. Aveva trasformato due strisce del suo lotto nella zona industriale in un orto. Lì, accanto ai pullman della sua azienda, l’Avibus, voleva coltivare un po’ di verdura. Un passatempo come tanti, un lavoretto come tanti. Lunedì sera gli è stato fatale: Francesco Deiana, olbiese, 69 anni, è morto dilaniato dalla motozappa che stava usando per arare. Il suo corpo senza vita è stato scoperto solo ieri mattina da un postino che ha dato l’allarme. A quel punto sono arrivati i soccorsi (la Croce Bianca, poi l’ambulanza del servizio 118, quindi i carabinieri e i vigili del fuoco) che non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Un incidente terribile, quasi incomprensibile, senza testimoni. Così i carabinieri di Olbia hanno dovuto lavorare non poco per chiarire le circostanze della morte di Francesco Deiana. Così per una ricostruzione precisa dell’incidente si è dovuto attendere ieri sera: Francesco Deiana sarebbe stato trascinato sotto la motozappa dalla tuta che indossava, rimasta impigliata nel mezzo agricolo.

L'uomo lunedì sera si era recato nella sua azienda, in via Capoverde, per sistemare un pezzo di terreno vicino al deposito dei pullman. Voleva arare la terra, ma è rimasto schiacciato mentre tentava di spostare il mezzo agricolo, una vecchia motozappa non dotata del dispositivo per il blocco automatico degli ingranaggi. Quando la tuta che l'uomo indossava è stata risucchiata dal macchinario, lui non è riuscito a liberarsi finendo a terra e rimanendo intrappolato. La tragedia è stata scoperta solo ieri mattina perché Francesco Deiana viveva da solo e nessuno dunque si è accorto che non era rientrato a casa per la notte.

Terribile la scena ieri mattina nel deposito della Avibus, in via Capoverde, all’incrocio con via Corea. Familiari, parenti e amici sono accorsi sul posto, straziati e incapaci di dare una spiegazione. Grande dolore davanti a quel telo bianco che carabinieri e vigili del fuoco tenevano alto per coprire il corpo dell’imprenditore. «Non è possibile, non è possibile morire così. Non ci posso credere» dicevano familiari e amici.

Francesco Deiana da una vita si occupava di trasporti. Per un periodo aveva coperto anche le linee pubbliche. Ultimamente la ditta si occupava anche di fornire noleggio con conducenti, con auto di lusso. A Olbia era conosciutissimo. Persone educata e gentile, estremamente prudente con i pullman che guidava personalmente. Tutti lo associavano alla sua attività, cominciata molti anni fa, quando Olbia era una piccola città. Negli ultimi tempi Francesco Deiana aveva pensato di utilizzare meglio quell’area in zona industriale. Due strisce, a destra e sinistra dopo il cancello di ingresso, le aveva trasformate in un piccolo orto. La sua passione. Aveva arato tutto, tutto era in ordine.

La notizia della sua morte, lanciata anche suoi social network, ieri mattina ha subito fatto il giro della città. Ancora non si conosce la data dei funerali, che sarà stabilità dopo la chiusura delle indagini svolte dai carabinieri.(red.ol.)

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