Ritorna «Pasca di Natali in carrera»
Calangianus, nei quartieri del centro riproposti gli antichi mestieri e i sapori d’altri tempi
CALANGIANUS. Grande successo a Santo Stefano per la seconda giornata di Pasca di Natali in carrera. Centinaia di cittadini si sono riversati nel centro storico per le viuzze ad ammirare quegli angoli (via Eleonora d’Arborea e l’antico quartiere di Luccareddha) che la passione e la pazienza dei giovani di Contiamoci , è stata capace di ravvivare grazie alle associazioni presenti nel nostro centro. Le vecchie case, le cantine e gli antichi laboratori artigianali ove i figuranti rappresentavano antichi mestieri dal fabbro al tagliapietra , al barbiere,al falegname,alla tessitrice .C’era persino un’ aula scolastica dei tempi che fu e foto di vecchie classi .Nessuna delle realtà associative che durante l’anno propongono manifestazioni proprie, è voluta mancare con uno stand in questa occasione. Soprattutto ammirati i figuranti vestiti con gli abiti degli avi e coloro che hanno collaborato per far rivivere scantinati, vecchie cantine, ambienti di case ormai chiuse da tempo con all’interno autentici reperti pregiati di mobilio dei nostri avi. Si poteva anche sedersi e gustare in appositi angoli il pane appena sfornato accompagnato da salumi e formaggi , le seadas,le specialità di Amichi di la graiglia con apprezzato vino. Poi l’angolo dei prodotti venduti dalle associazioni lungo un percorso per arrivare alla stalla ove due giovani, protagonisti del Presepe vivente , rappresentavano Giuseppe e La Madonna. La scena della natività era inserita in un vecchio cortile con in evidenza i reperti della civiltà agro pastorale gallurese , datatati prima degli anni che il boom dell’ artigianato e dell’ industria sugheriera trasformasse il paese in uno dei centri più dinamici fra il 1970 ed il 1990 dell’economia italiana.“ Dopo anni di delusioni, di scoramento- dice un imprenditore di sughero, fra i più quotati- fa piacere essere qui fra la folla, notare quanto entusiasmo ci sia per allestire questi angoli della Calangianus di ieri, quasi un voler guardare alle nostre origini per affrontare le difficoltà dell’oggi. E’ un bel segnale che i protagonisti di questo evento sono i giovani. Non ne può trarre che vantaggio il nostro paese e mi auguro che questo entusiasmo ponga in circolo nel nostro quotidiano una buona dose di ottimismo ed energia positiva”.I giovani di Contiamoci ora sono a lavoro per il gran finale Il sei gennaio arrivano i Re Magi e ci saranno delle sorprese.