La Nuova Sardegna

Olbia

Tasse pagate con il lavoro: anche San Teodoro dice sì

di Tiziana Simula
Tasse pagate con il lavoro: anche San Teodoro dice sì

Il consiglio comunale ha approvato il regolamento per il baratto amministrativo Melinu e Sanna: «Un sostegno alle fasce deboli in un momento di grave crisi»

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SAN TEODORO. Ripulire le aree verdi comunali anziché pagare l’Imu, fare interventi di decoro urbano nelle piazze e nelle strade in cambio del versamento di tributi comunali già scaduti. San Teodoro promuove il “baratto amministrativo”, un’importante opportunità per tutti quei cittadini che vivono in condizioni di indigenza, per i quali molto spesso è difficile ottemperare al pagamento dei tributi locali. Attraverso questa formula, già attuata anche in altri comuni dell’isola, avranno la possibilità di saldare il proprio debito con le casse comunali, svolgendo dei lavori di pubblica utilità a compensazione del pagamento dovuto. Il baratto amministrativo decollerà a breve e riguarderà tributi, rette, canoni comunali non versati nel 2015.

Nei giorni scorsi, infatti, i consiglio comunale ha approvato il Regolamento che disciplinerà la nuova disposizione: una novità fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata da Domenico Mannironi in un’ottica di sostegno delle fasce deboli della popolazione, in un momento di grave crisi economica. «La ritengo una grande conquista e un grande vantaggio reciproco, con beneficio sia per il cittadino, agevolato nel pagamento, sia per il Comune, che oltre a incassare il dovuto, avrà l’opportunità di far svolgere lavori che miglioreranno il decoro urbano del paese».

Gli assessori alle Politiche sociali Monica Sanna e al Bilancio Alberto Melinu (che è anche vicesindaco), spiegano come si svolgerà il nuovo servizio. Che sarà rivolto, appunto, alle fasce deboli e che farà riferimento al reddito Isee del contribuente, in linea con le disposizioni regionali. I destinatari del “baratto amministrativo” dovranno essere maggiorenni e residenti nel comune teodorino e avere tributi, rette, o canoni comunali non pagati, iscritti o iscrivibili a ruolo e non ancora regolarizzati.

Il cittadino in difficoltà che vorrà prestare la sua opera a copertura del tributo comunale non pagato, dovrà compilare e presentare agli uffici comunali la sua richiesta di partecipazione. «I lavori che sarà chiamato a svolgere, per un monte ore tale da coprire la somma dovuta – spiegano gli assessori Alberto Melinu e Monica Sanna – riguarderanno la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze e strade. Interventi cioè di decoro urbano».

Un servizio che si affiancherà, e non sostituirà, quello già svolto dai dipendenti. Un’agevolazione che si aggiunge agli altri interventi di sostegno sociale erogati dal Comune. «E che rafforzano quella filosofia di collaborazione tra cittadino e amministrazione comunale – concludono i due rappresentanti dell’esecutivo – che sta alla base della nostra azione politica».

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