Alla Ottimax c’è aria di rivolta
Sotto accusa la cooperativa in subappalto Elios. Fisascat Cisl: lavoratori pagati con contratti da socio
OLBIA. Si occupano della manutenzione del magazzino e della pulizia del centro commerciale Ottimax, megastore che ha aperto i battenti in città nell’estate del 2014. Sono una quindicina di lavoratori, tutti di Olbia, dipendenti della Elios, società cooperativa che lavora alla Ottimax in subappalto alla Premium net, società consortile per azioni di Milano. Da settimane sono sul piede di guerra. «Perché – spiega la segretaria generale della Fisascat Cisl Olbia Tempio, Eleonora Careddu – vengono pagati come se fossero soci lavoratori della cooperativa, sebbene non lo siano. I dipendenti della Elios non sono soci in quanto non hanno mai sottoscritto alcuna domanda di ammissione – precisa la sindacalista –. Ma cosa ancora più grave è che le tabelle retributive applicate sono quelle dei soci lavoratori, quindi, con notevoli differenze salariali rispetto ai lavoratori dipendenti, quali sono realmente. Le tariffe applicate sono inferiori anche di 200 euro. Succede quindi che all’interno dello stesso centro commerciale, un lavoratore in subappalto e un dipendente di Ottimax percepiscano stipendi diversi nonostante svolgano la stessa mansione. Come sindacato – prosegue Eleonora Careddu – attendiamo da settimane riscontro alle nostre richieste di incontro con la Elios per chiarire questo aspetto. Anche perché ad oggi, quattro lavoratori sono stati costretti a presentare le dimissioni».
L’organizzazione sindacale di categoria sollecita la società Ottimax «a valutare con maggiore attenzione le società alle quali affida gli appalti e i subappalti». Rimarcando che i lavoratori della Elios non solo non hanno mai sottoscritto alcuna domanda di ammissione per diventare socio della cooperativa, ma non beneficiano di nessun aspetto legato alla prestazione di lavoro in regime di maggiore autonomia: «Le differenze salariali sulle retribuzioni dei dipendenti Elios non sono compensate da nessuna redistribuzione di utili – afferma Eleonora Careddu –. I lavoratori assunti dalla società Elios non partecipano alla vita associativa, non c’è alcun tipo di coinvolgimento e di partecipazione alle assemblee e non è mai stato consegnato loro lo statuto sociale della Cooperativa stessa».
Secondo il sindacato, sarebbero, quindi, a tutti gli effetti, lavoratori subordinati.
«Qualora a breve non dovessimo ricevere una risposta alla nostra richiesta d’incontro, sarà proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della cooperativa, con conseguente azione di picchettaggio all’ingresso del punto vendita».