Abusi edilizi a Patron di Corru, il processo ricomincia da zero
Colpo di scena in tribunale: per una mancata notifica ai 50 imputati è nulla l’attività svolta sinora Dopo anni di inchieste e di udienze per le villette costruite a Cugnana si avvicina la prescrizione
TEMPIO. Il colpo di scena, nella infinita telenovela giudiziaria di Patron di Corru, la lottizzazione abusiva che vede indagati una cinquantina tra proprietari, progettisti ed acquirenti dei lotti, è arrivata ieri mattina. Nel processo penale avviato nel 2009 e che ha portato al sequestro giudiziario di una quarantina di villette sulle alture di Cugnana la mancata notifica agli imputati di un nuovo coindagato ha fatto saltare tutto, e ieri il giudice monocratico Daniela Di Carlo ha rispedito gli atti alla procura della Repubblica per il rinnovo delle citazioni a giudizio, a partire dal 415 bis, l’avviso di concluse indagini. Stante i tempi tecnici necessari per imbastire un nuovo procedimento penale si può ipotizzare che sarà richiesto un proscioglimento in massa di tutti gli indagati per prescrizione. A far scattare la nullità è stata la mancata notifica a tutti gli indagati della annessione al fascicolo principale di un procedimento penale avviato contro un coindagato, per il quale si è poi proceduto in concorso con tutti gli altri. Questa situazione dibattimentale ha portato alla raffica di eccezioni procedurali avanzate dagli avvocati Jacopo e Angelo Merlini, Agostinangelo Marras, Monica Liguori e Lorenzo Gallisai, finalizzate alla nullità di tutti gli atti sinora svolti – la lunghissima udienza preliminare, al termine della quale i cinquanta indagati vennero rinviati a giudizio – e l’avvio della spinosissima istruzione dibattimentale che era andata avanti per diversi anni, sino ad arrivare alla discussione finale. Ieri il clamoroso colpo di scena, che non modifica o influisce, però, sul provvedimento di sequestro penale delle villette realizzate con l’escamotage dell’edilizia rurale. In questo procedimento penale venne indagato, poi prosciolto, l’ex dirigente del settore tecnico di Olbia Antonello Zanda, ritenuto estraneo al concorso in lottizzazione abusiva e abuso in atti d’ufficio dal gup che lo prosciolse da ogni accusa in quanto il magistrato ritenne del tutto legittime le licenze edilizie rilasciate per quella lottizzazione. Nel caso è invece rimasto coinvolto l’ex consigliere comunale di Unidos Tonino Pizzadili, che deve rispondere con gli altri cinquanta coindagati di lottizzazione abusiva. Le villette di Patron di Corru, una volta finite nel calderone giudiziario, sono state oggetto di una sistematica depredazione da parte di bande di ladri, che hanno agito senza alcun disturbo all’interno delle case finite sotto sequestro e dalle quali è stato portato via tutto, dagli arredi agli impianti idrici, elettrici e di condizionamento dell’aria. Ora il caso passa nuovamente nelle mani dei magistrati della procura della Repubblica, che dovranno rinnovare gli avvisi di concluse indagini e richiedere un nuovo rinvio a giudizio per tutti gli indagati.